Annuario Panorama 2008, 30 dicembre 2008
Dopo un corteggiamento andato avanti per più di due anni, il 17 luglio Ronaldinho diventa un giocatore del Milan
Dopo un corteggiamento andato avanti per più di due anni, il 17 luglio Ronaldinho diventa un giocatore del Milan. Liquidato dal Barcellona, che stufo dei suoi comportamenti fuori dal campo ha preferito puntare su Lionel Andre Messi, Thierry Henry e Samuel Eto’o, strappato al Manchester City, che ricco dei milioni dei suoi nuovi padroni arabi sperava di portarlo in Inghilterra, il fuoriclasse brasiliano firma un contratto che gli vale fino al 2011 6,5 milioni l’anno. Alla società catalana vanno 15 milioni (rispetto ai 70 che sarebbero serviti appena due anni fa) più altri 2,5 milioni da versare alla fine di ogni stagione del triennio successivo in caso di qualificazione alla Champions League. Oltre che dal punto di vista tecnico, l’operazione viene apprezzata da tutti per quanto riguarda l’aspetto economico: nelle ore immediatamente successive all’acquisto, più di 5.000 tifosi corrono a sottoscrivere l’abbonamento. Secondo la certificazione Nielsen NetRatings in tre quarti d’ora vengono ordinate 280 maglie del brasiliano (70 euro l’una); Sky trasmette in diretta da San Siro la spettacolare cerimonia di presentazione; un po’ scherzando e un po’ no, il vicepresidente rossonero Adriano Galliani dice che si potrebbe anche prevedere un miniabbonamento solo per vederlo palleggiare in allenamento. Le accuratissime visite mediche vengono superate senza problemi prima della partenza per Pechino. Reduce dalla delusione olimpica (dove i verdeoro, umiliati in semifinale dagli argentini, si son dovuti accontentare del bronzo), il campione del mondo 2002 si presenta in ritiro senza pancia. L’inizio del campionato sembra dar ragione ai critici che lo considerano nient’altro che un bidone sopravvalutato dal club di Silvio Berlusconi sulla falsariga dei connazionali Rivaldo, Ronaldo, Oliveira ed Emerson. La prima grande soddisfazione arriva alla 5ª giornata, quando il Pallone d’oro 2005 decide con un colpo di testa il derby contro l’Inter, gol dedicato a Berlusconi che il giorno dopo (29 settembre) compie 72 anni. Alla 7ª il brasiliano segna contro la Sampdoria la sua prima doppietta in serie A, alla 10ª un suo cross deviato da Denis consegna alla squadra di Ancelotti il primato solitario in classifica (atteso da più di quattro anni). L’operazione Ronaldinho si rivela così soddisfacente da innescarne un’altra in cui la prevalenza della questione economica su quella tecnica è ancora più marcata: David Beckham, il calciatore più famoso più ricco e più bello del mondo, annuncia ad ottobre che per rimanere in forma durante la sosta invernale del campionato statunitense (in cui gioca dal 2007 con i Los Angeles Galaxy) vestirà la maglia del Milan. Il professor Chadwick del Centre for the International Business of Sport di Coventry stima che il suo ingaggio farà guadagnare al Milan almeno 10 milioni di sterline (13 milioni di euro), stilisti come Domenico Dolce e Giorgio Armani si fregano le mani prevedendo ricchi affari. L’operazione sembra ispirata da Fabio Capello, ct dell’Inghilterra. Molti prevedono che, nonostante la formula iniziale sia quella del prestito (tre mesi), Beckham potrebbe restare a Milano oltre la data prefissata, chiudendo definitivamente la parentesi americana.