Annuario Panorama 2008, 30 dicembre 2008
L’Italia parte per l’Austria con la speranza di poter realizzare una doppietta Mondiali-Europei già riuscita alla Francia (1998, 2000) e, sebbene nell’ordine inverso, alla Germania Ovest (1972, 1974)
L’Italia parte per l’Austria con la speranza di poter realizzare una doppietta Mondiali-Europei già riuscita alla Francia (1998, 2000) e, sebbene nell’ordine inverso, alla Germania Ovest (1972, 1974). Le ambizioni della Nazionale subiscono però un durissimo colpo alle 18.05 del 2 giugno, appena quindici minuti dopo l’inizio del primo allenamento nel ritiro di Baden: causa un duro scontro con Giorgio Chiellini, capitan Fabio Cannavaro si infortuna alla caviglia sinistra ed è costretto a dare forfait. Per rimediare alla situazione, il ct azzurro Roberto Donadoni convoca d’urgenza il ”fiorentino” Alessandro Gamberini, ma è da subito chiaro che la difesa azzurra non potrà essere impenetrabile come nel Mondiale vinto in Germania nel 2006. L’esordio del 9 giugno a Berna conferma le paure con la pesantissima sconfitta (0-3) contro l’Olanda di Marco Van Basten. Per il secondo match, il 13 giugno a Zurigo, il ct punta sulla coppia Chiellini-Panucci (sostituito sulla fascia da Grosso) e proprio quest’ultimo segna la rete dell’1-1 dopo che una disattenzione di Gianluca Zambrotta ha concesso ad Adrian Mutu la palla dell’1-0 spingendo l’Italia sull’orlo di una clamorosa eliminazione. La sconfitta della Francia contro l’Olanda ci tiene in corsa per la qualificazione. Visto che dopo Totò Di Natale ha deluso anche Alessandro Del Piero, il 17 giugno a Zurigo contro la Francia il secondo posto in attacco è assegnato ad Antonio Cassano. Stavolta gli azzurri sono più fortunati: l’infortunio del più talentuoso tra i francesi, il fantasista Franck Ribery, seguito dal rigore concesso per atterramento di Toni e trasformato da Andrea Pirlo con i transalpini ridotti in 10 (espulsione di Abidal) indirizza la partita nel migliore dei modi fin quando una punizione (deviata) di Daniele De Rossi fissa il punteggio sul definitivo 2 a 0. Grazie alla mancata vittoria della Romania contro l’Olanda, l’Italia si qualifica ai quarti di finale dove affronta la Spagna che da quasi novant’anni (Olimpiadi di Anversa del 1920) non batte gli azzurri in un incontro di quest’importanza. Il match si trascina senza grandi emozioni fino ai calci di rigore, quando ci sono fatali gli errori di De Rossi e Di Natale (Buffon riesce a parare un solo penalty). Agli uomini di Donadoni resta la consolazione di aver perso con i futuri campioni d’Europa. La Spagna infatti, dopo aver battuto in semifinale la soprendente Russia di Guus Hiddink, sconfigge in finale la Germania, 1 a 0 a Vienna con gol di Fernando Torres: per gli iberici si tratta del secondo titolo europeo dopo quello del 1964.