Focus, gennaio 2009, 30 dicembre 2008
I ranger dell’Arizona Saguaro National Park inietteranno un microchip delle dimensioni di un chicco di riso negli esemplari più a rischio di cactus giganti, che diverranno così riconoscibili se sottoposti a un lettore a radiofrequenze
I ranger dell’Arizona Saguaro National Park inietteranno un microchip delle dimensioni di un chicco di riso negli esemplari più a rischio di cactus giganti, che diverranno così riconoscibili se sottoposti a un lettore a radiofrequenze. Lo stratagemma dovrebbe servire a scongiurare altri furti come quello avvenuto nel gennaio 2008, quando 17 piante, alte crica 1,20 m, sono state sradicate per poi essere rivendute al mercato nero, dove il loro valore è di circa 1.000 dollari. Gli agenti hanno notato che le piante più ricercate sono quelle vicine alle strade, per la facilità d’accesso, e alte circa 1 m, perché più leggere rispetto agli esemplari più grandi, che arrivano a 15 metri e pesano anche una tonnellata.