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 2008  dicembre 30 Martedì calendario

Con più di 10 milioni di euro di incassi, un discreto successo anche all’estero e il Gran Prix della giuria vinto a Cannes, il fenomeno cinematografico italiano dell’anno è Gomorra di Matteo Garrone, il film tratto dall’omonimo best-seller di Roberto Saviano

Con più di 10 milioni di euro di incassi, un discreto successo anche all’estero e il Gran Prix della giuria vinto a Cannes, il fenomeno cinematografico italiano dell’anno è Gomorra di Matteo Garrone, il film tratto dall’omonimo best-seller di Roberto Saviano. Libro e pellicola sono un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra attraverso i suoi luoghi e le sue regole. Saviano e Garrone raccontano il Sistema (questo è il nome usato per riferirsi alla camorra), che adesca reclute tra ragazzini non ancora adolescenti, facendo loro credere che l’unico modo per vivere come uomini veri sia ammazzare o morire ammazzati. A ottobre 2008 il libro di Saviano aveva venduto 1,8 milioni di copie in Italia ed era stato tradotto in 43 Paesi. Gomorra è presente nelle classifiche dei best-sellers in Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Svezia, Finlandia e Lituania. Il New York Times e The Economist l’hanno inserito nelle loro classifiche dei libri più importanti del 2007. A settembre il film di Matteo Garrone è stato scelto per rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar. Una parte degli attori della pellicola non sono professionisti ma gente del posto. Bernardino Terracciano, Zi Bernardino in Gomorra, l’11 ottobre è stato arrestato in un’operazione contro i Casalesi. Del film di Matteo Garrone Saviano ha detto: «Vedere il proprio libro sul grande schermo è come vedere la propria ragazza in mano a un altro. Garrone ha rappresentato quello che ho scritto nel miglior modo possibile. Nessuna storia è inventata, parte dei dialoghi sono presi da intercettazioni o da deposizioni in tribunale. Io non ho scritto una fiction. Il luogo dove vengono uccisi i due ragazzi è vicino a 800mila metri quadrati di cemento abusivo, dove vivono anche i soldati della Nato. Scrivere questo libro ha significato resistere, fronteggiare e denunciare una guerra quotidiana». L’uscita del film, oltre due ore di intense interpretazioni che qualcuno ha giudicato più efficaci del libro, ha peggiorato le condizioni di vita dello scrittore. Sotto scorta dal 13 ottobre 2006, a maggio Saviano si è visto negare la possibilità di prendere in affitto una casa sulla collina del Vomero, a Napoli. Quando si è sparsa la voce che il futuro inquilino dell’appartamento sarebbe stato lui, i potenziali vicini di casa hanno chiesto alla proprietaria di non chiudere l’accordo. Hanno paura, dicono, di possibili attentati.