Annuario Panorama 2008, 30 dicembre 2008
Nuovo partito. Passano sette mesi dalla schiacciante vittoria elettorale e Berlusconi sigla un’altra tappa nella costruzione del partito unico del centrodestra: il 21 novembre 2008 finisce la storia di Forza Italia e prende corpo quella del Popolo della libertà, il partito nato in sostanza il 18 novembre del 2007, sul predellino di una Mercedes in piazza San Babila, a Milano
Nuovo partito. Passano sette mesi dalla schiacciante vittoria elettorale e Berlusconi sigla un’altra tappa nella costruzione del partito unico del centrodestra: il 21 novembre 2008 finisce la storia di Forza Italia e prende corpo quella del Popolo della libertà, il partito nato in sostanza il 18 novembre del 2007, sul predellino di una Mercedes in piazza San Babila, a Milano. Partito nel quale s’era riconosciuta poi, in vista del voto anticipato, Alleanza nazionale, ma non l’Udc di Casini. Berlusconi rimane comunque affezionato alla sua prima creatura: «Forza Italia è stata, è e sarà il baluardo della libertà. Per noi non cambia nulla», dice ancora al momento dello scioglimento. E cita il primo discorso del 26 gennaio 1994, quello della «discesa in campo», dell’Italia «il Paese che amo...». Nel centrodestra Bossi resta scettico sull’operazione: «Se fossi in Berlusconi, mi terrei il mio partito». Perché in politica «uno più uno non fa due». E Fini avverte: «Nel PdL serve una forte democrazia interna per scongiurare il cesarismo».