Annuario Panorama 2008, 30 dicembre 2008
Roma, tre di notte di lunedì 17 marzo. Le turiste irlandesi Ann Elisabeth Gubbins, 29 anni, e Mary Clare Collins, di 28, attraversano sulle strisce un incrocio sul lungotevere degli Altoviti, di fronte a Castel Sant’Angelo
Roma, tre di notte di lunedì 17 marzo. Le turiste irlandesi Ann Elisabeth Gubbins, 29 anni, e Mary Clare Collins, di 28, attraversano sulle strisce un incrocio sul lungotevere degli Altoviti, di fronte a Castel Sant’Angelo. Vengono travolte e uccise da una Mercedes che sfreccia a 130 chilometri orari. Sul luogo dell’impatto restano solo le scarpe delle ragazze e la targa dell’auto, i corpi vengono scaraventati a parecchi metri di distanza. Dopo poche ore la polizia ferma Friedrich Vernarelli, 32 anni, figlio di un ex presidente di uno dei municipi cittadini. Nel suo sangue una quantità di alcool che supera di quattro volte e mezza il limite imposto dalla legge. Forse è drogato, ma rifiuta di fare il narcotest. In commissariato ammette: «Le ho uccise, perdonatemi. Voglio essere arrestato». Rimane in cella d’isolamento a Regina Coeli per quasi sei mesi. Al processo, iniziato il 30 settembre, ha però dichiarato che non era lui alla guida dell’auto quella sera, ma un ragazzo ungherese, conosciuto poco prima in un pub. Quella delle turiste irlandesi è solo una delle tante tragedie causate da pirati della strada. Il 26 febbraio a Fiumicino una carambola a velocità folle fra tre auto massacra mamme e bambini fermi sul ciglio della strada in attesa dello scuolabus. Muoiono in cinque: due sorelline romene (Bianca Lorena di 7 anni e Joana di 13), la loro mamma Rotzica di 36 anni, Jessica Merlini, 15 anni e Marzia Micarelli, 32 anni. Nove i feriti. Impressiona poi un altro caso accaduto a Roma il 22 maggio: Alessio Giuliani e Flaminia Giordani, in un incrocio a bordo di uno scooter, vengono falciati dalla Mercedes guidata da Stefano Lucidi, 35 anni, condannato poi a 10 anni di carcere. La sentenza di primo grado (in novembre) farà giurisprudenza, essendo la prima condanna per omicidio volontario per un incidente legato alla guida in stato di ebbrezza. Nello stesso incrocio un mese dopo un autista di furgoncino in fuga dalla polizia uccide un ragazzo e ne ferisce altri due. Ancora: ad Acilia, nei pressi di Roma, un nomade ubriaco e drogato alla guida di una potente Bmw investe sul marciapiede 13 persone che aspettavano il bus: tre i feriti gravi. Sono solo pochi esempi. Secondo i dati forniti dall’Asaps il 2008 è un anno tragico: al 16 novembre sono stati registrati 271 incidenti con fuga, 110 in più rispetto ai 161 dell’intero 2007 (+68%). Alla stessa data i morti per mano di un pirata sono 79 (68 di tutto il 2007, +16%). Feriti: 276 (150 nel 2007). Il 44% dei pirati della strada è ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti (nel 2007 erano il 36%). Il 46,3% delle vittime sono pedoni, poi ci sono i ciclisti (15%).