Annuario Panorama 2008, 29 dicembre 2008
L’unico sopravvissuto. La notte della tragedia, alla linea 5 della ThyssenKrupp di Torino il turno era composto da otto operai
L’unico sopravvissuto. La notte della tragedia, alla linea 5 della ThyssenKrupp di Torino il turno era composto da otto operai. Antonio Boccuzzi, 37 anni (foto), è l’unico che è tornato a casa, sia pure con ustioni sul volto. Ha visto i compagni di lavoro morire («Erano torce umane, li ho riconosciuti dalla voce»), è diventato un simbolo della strage all’acciaieria. Walter Veltroni lo ha voluto nelle liste del Pd per le elezioni del 13 aprile. Candidato in Piemonte, viene eletto alla Camera. Fa parte della commissione Lavoro di Montecitorio. Un altro operaio della Thyssen, Ciro Argentino, ottiene in marzo il posto di capolista alla Camera, circoscrizione di Torino e provincia, nella lista della Sinistra Arcobaleno. La vicenda è preceduta e seguita da polemiche: in un primo tempo Argentino è escluso dalle liste, le forti critiche del Pd spingono il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, a rinunciare al proprio posto per offrirlo all’operaio (Cossutta lo accuserà di «plebeismo demagogico»). Però il 14 aprile la Sinistra Arcobaleno non entra in Parlamento e anche Ciro Argentino resta fuori.