Cinzia Sasso, la Repubblica 29/12/2008, pagina 25, 29 dicembre 2008
la Repubblica, lunedì 29 dicembre 2008 Sarà mai che quella parola che tutti comunemente usiamo per intendere l´evoluzione della specie - il darwinismo - sia frutto di un imbroglio e che il vero scopritore della teoria che ha rivoluzionato la scienza non sia il grande Charles Robert Darwin ma un suo meno conosciuto collega di nome Alfred Russel Wallace? Dopo l´americano Wall Street Journal è il Sunday Times a dare conto di una diatriba che mette gli uni contro gli altri i sostenitori dei due più grandi naturalisti dell´Ottocento e a raccontare di come, partendo da un´associazione che ha sede in Indonesia, la polemica stia salendo di tono proprio mentre la Gran Bretagna si prepara a celebrare nel 2009 il bicentenario della nascita del suo eroe, Darwin, lo scienziato che è appena stato definito "una delle figure di maggiore spicco della storia nazionale" e al quale il Museo di storia naturale di Londra dedicherà la più grande esposizione sul tema di tutti i tempi
la Repubblica, lunedì 29 dicembre 2008 Sarà mai che quella parola che tutti comunemente usiamo per intendere l´evoluzione della specie - il darwinismo - sia frutto di un imbroglio e che il vero scopritore della teoria che ha rivoluzionato la scienza non sia il grande Charles Robert Darwin ma un suo meno conosciuto collega di nome Alfred Russel Wallace? Dopo l´americano Wall Street Journal è il Sunday Times a dare conto di una diatriba che mette gli uni contro gli altri i sostenitori dei due più grandi naturalisti dell´Ottocento e a raccontare di come, partendo da un´associazione che ha sede in Indonesia, la polemica stia salendo di tono proprio mentre la Gran Bretagna si prepara a celebrare nel 2009 il bicentenario della nascita del suo eroe, Darwin, lo scienziato che è appena stato definito "una delle figure di maggiore spicco della storia nazionale" e al quale il Museo di storia naturale di Londra dedicherà la più grande esposizione sul tema di tutti i tempi. La polemica, stavolta, non è sui contenuti. Non si mette in dubbio la teoria dell´evoluzione che traumatizzò la tranquilla Inghilterra vittoriana. Ciò che è in discussione, piuttosto, è la paternità di quella sconvolgente scoperta. E per chiarire chi sia colui che per primo ha individuato nella selezione naturale e nelle mutazioni genetiche la ragione del progresso delle specie è stato commissionato un esame dei libri e delle lettere scritte da Darwin mentre si apprestava a pubblicare, nel 1859, «L´origine della specie». Perché il sospetto dei sostenitori dell´oscuro Wallace è che Darwin sia stato un copione. A dare il responso definitivo saranno degli specialisti informatici, con l´impiego di un software che viene usato anche nelle università per scoprire se i lavori degli studenti siano farina del loro sacco. Sono originali di Darwin, o sono tratti dagli studi dell´autodidatta Wallace, i concetti di quello che è passato alla storia come darwinismo? I promotori dell´iniziativa promettono di sottoporre, a luglio, ad Amsterdam, i risultati della ricerca ai massimi esperti del ramo, riuniti nell´Association of Forensic Linguists. Darwin e Wallace, di 14 anni più giovane, hanno svolto nello stesso periodo studi paralleli. Si sa che tra loro erano in contatto e che Darwin venne a conoscenza della scoperta della rana volante proprio attraverso una lettera di Wallace. Tutti e due presentarono alla Linnean Society di Londra le conclusioni dei rispettivi studi: riassunte in due paginette da Darwin e in un corposo saggio da Wallace. Poi, dice l´accusa, Darwin si diede da fare come un matto per riuscire a pubblicare per primo "L´origine della specie". La controversia non è nuova: un libro racconta già delle origini del "crimine scientifico" che avrebbe sottratto a Wallace la paternità della scoperta ma oggi, in vista del bicentenario e dei grandi onori che saranno tributati a Darwin, si registra questo nuovo bollente capitolo. Con David Hallmark, un avvocato che rappresenta la Wallace Foundation of Indonesia, che tuona: «Il silenzio caduto su Wallace è frutto dell´imbroglio di Darwin». E con James Moore, professore all´Open University, che ribatte: «Quest´accusa di plagio è inconsistente ed è costruita solo per fare rumore». Cinzia Sasso