www.repubblica.it, 27 dicembre 2008
BOLZANO
Si è costituito oggi pomeriggio ai Carabinieri lo sciatore pirata che la mattina di Natale aveva travolto ed ucciso un uomo sulle piste di Obereggen. Si tratta di un turista italiano di 16 anni e al momento viene ascoltato dal giudice dei minori Antonella Fava nella caserma dei carabinieri di Bolzano. Il giovane aveva investito un altro sciatore, Artur Lantschner, di 51 anni, che stava sciando con la figlia di 12 anni e che è morto subito dopo per la gravità delle ferite riportate. L’investitore era invece fuggito ed i carabinieri avevano avviato una vasta serie di indagini e ricerche. Oggi era stato diffuso anche l’identikit dello sciatore pirata. Un ritratto che secondo le prime notizie assomiglierebbe molto al giovane che però sarebbe più basso di quanto riferito da alcuni testimoni e anche più giovane (era stato indicato tra i 30 e 40 anni).
I carabinieri erano ormai sulle sue tracce dopo due giorni di serrate indagini. Secondo quanto si è appreso, è stato il legale dell’uomo ad annunciare ai carabinieri che si sarebbe costituito al Comando provinciale di Bolzano. La sua esatta individuazione era ormai imminente grazie alle tracce elettroniche lasciate dallo skipass dello sciatore pirata e all’identikit diffuso oggi dai militari e sulla base di alcune testimonianze.
La tragedia si è consumata attorno alle 11,10 sotto gli occhi della figlia della vittima, Carolin di 12 anni. Il padre e la figlia erano scesi dalla seggiovia con l’intenzione di sciare lungo la pista 6 dell’Absam, un tracciato di media difficoltà dove la pendenza massima tocca, ma solo nella parte superiore, il 35%. Proprio sul muro che porta alla malga Maierl a circa 100 metri dell’arrivo della seggiovia a sei posti si è verificato l’incidente.
Lo sciatore killer, dopo aver rischiato di investire Carolin, ha preso in pieno il padre che è rimasto immobile a terra. Successivamente il pirata, rotolato sulla pista per circa trenta metri perdendo anche uno sci, ha ripreso la sua marcia verso valle. Da una testimonianza di una turista italiana rintracciata la sera di Santo Stefano, sembra che l’investitore sia stato soccorso da altri sciatori, forse amici. La figlia, disperata vedendo il padre esanime sulla neve, ha cercato di chiedere aiuto.
Il primo a fermarsi è stato un medico tedesco, ma nemmeno il suo intervento è riuscito a strappare alla morte Artur Lantschner, successivamente trasportato in elicottero all’ospedale di Bolzano dove è deceduto poco dopo l’arrivo.
Si è appreso intanto che sempre nella giornata di Natale si è sfiorata un’altra tragedia sulle nevi della Val di Sole in Trentino, dove uno sciatore si è scontrato violentemente con un maestro di sci rischiando di morire per un’emorragia all’arteria femorale. L’elenco degli incidenti non si ferma qui però: in Val Gardena, i carabinieri hanno rintracciato sei sciatori che stavano sciando fuori pista dove il rischio valanghe era altissimo. In Val Sarentino un giovane, completamente ubriaco dopo aver bevuto una ventina di grappe, è andato a schiantarsi con la sua slitta contro un albero. Ora di trova in coma etilico all’ospedale. In Val Badia un bambino è stato travolto da un turista olandese successivamente preso a pugni dal padre. Lo straniero è scappato ma i carabinieri sono riusciti a individuarlo e lo hanno fermato.
(27 dicembre 2008)