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 2008  dicembre 26 Venerdì calendario

ROMA Tra cibi e bevande 23 milioni di famiglie italiane hanno consumato 2,5 miliardi per festeggiare a tavola la cena della vigilia e il pranzo di Natale

ROMA Tra cibi e bevande 23 milioni di famiglie italiane hanno consumato 2,5 miliardi per festeggiare a tavola la cena della vigilia e il pranzo di Natale. La stima è di Coldiretti, che ha fatto il conto delle spese tra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, che per nove italiani su dieci sono trascorsi a casa con parenti o amici. A fronte di una sostanziale tenuta del cibo Made in Italy, Coldiretti registra l’abbandono delle mode esterofile del passato, ovvero meno caviale, ostriche, salmone e champagne e più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche. Nel 2008 esce rafforzata - sottolinea la Coldiretti - la tendenza alla riscoperta del legame del Natale con i prodotti del territorio che si è espressa a tavola nella preparazione delle ricette del passato: dai cappelletti in brodo della Romagna al cappone in Piemonte, dai Canederli in Trentino alla minestra di cardi in Abruzzo, dalla Brovada e muset con polenta in Friuli, alle scillatelle in Calabria, dal pandolce in Liguria alla Pizza de Natà nelle Marche e le molte altre specialità presenti in tutte le Regioni italiane. In controtendenza rispetto agli altri giorni dell’anno, aumenta anche il tempo impiegato in cucina a Natale, sempre più persone sembrano ritrovare soddisfazione e gratificazione nella ricerca degli ingredienti e nella preparazione dei piatti. Tutto con un ritorno quindi alla tradizione, e la maggioranza delle tavole sono state imbandite con menù a base di prodotti e ingredienti nazionali con una spesa stimata in oltre 900 milioni di euro per carni o pesce, 400 milioni per primi piatti e condimenti, 500 milioni per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 300 milioni per vini e spumanti, 200 milioni per salumi e formaggi e 200 milioni per frutta fresca o secca.