www.repubblica.it 26/12/2008, 26 dicembre 2008
ROMA - Tempi duri per gli evasori. Tra il primo gennaio e il 30 novembre di quest’anno, comunica l’Agenzia delle Entrate, le riscossioni da accertamento hanno raggiunto i 2,3 miliardi (+46% rispetto allo stesso periodo del 2007), di cui 1,5 miliardi provenienti da strumenti deflativi (+54%) e oltre 800 milioni derivanti da ruoli (+33%)
ROMA - Tempi duri per gli evasori. Tra il primo gennaio e il 30 novembre di quest’anno, comunica l’Agenzia delle Entrate, le riscossioni da accertamento hanno raggiunto i 2,3 miliardi (+46% rispetto allo stesso periodo del 2007), di cui 1,5 miliardi provenienti da strumenti deflativi (+54%) e oltre 800 milioni derivanti da ruoli (+33%). Un anno fa nello stesso periodo (gennaio-novembre) gli incassi da accertamento erano stati pari a 1,6 miliardi, di cui 980 milioni da adesione, acquiescenza e conciliazione e circa 600 milioni da ruoli. Nel dettaglio, nel periodo primo luglio - 30 novembre 2008, le somme complessivamente riscosse hanno superato la soglia degli 1,2 miliardi (+44% rispetto agli stessi mesi del 2007), di cui quasi 800 milioni da adesione, acquiescenza e conciliazione (+58%) e oltre 400 milioni da ruoli (+23%). Nel 2007, nello stesso arco di tempo, le riscossioni totali da accertamento si fermavano a 840 milioni, di cui circa 500 milioni da strumenti deflativi e 330 da ruoli. Un andamento che supera l’andamento positivo registrato nel primo semestre 2008, quando le riscossioni complessive raggiungevano la cifra di 1,1 miliardi di euro, ben 345 milioni in più rispetto ai 755 milioni registrati nello stesso periodo del 2007. Più precisamente, delle somme riscosse da accertamento nei primi sei mesi del 2008, più di 700 milioni provengono da istituti deflativi, a fronte dei quasi 500 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno (+49%), e oltre 400 milioni da ruoli, con un aumento di circa il 45% rispetto ai quasi 300 milioni del 2007.