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 2008  dicembre 23 Martedì calendario

PAOLA SACCHI PER PANORAMA 23 DICEMBRE

Con il Cavaliere farò centro Transfughi stato eletto per l’Udc, ma ne è uscito creando una nuova formazione. «Daremo un tetto alla vera anima del partito che non vuole scivolare verso il Pd».
Con Silvio Berlusconi ha fatto centro. Dopo una vita passata al Tg1, da notista politico e vicedirettore, a confezionare le notizie del Palazzo, lui stesso è diventato una notizia. Ma l’obiettivo di Francesco Pionati non è diventare famoso. Lo è già e soprattutto per merito dei suoi detrattori di sinistra. L’Unità gli aveva dedicato una rubrica, «L’angolo di Pionati». Sempre sulla graticola, «solo perché riconoscevo a Berlusconi legittimità politica» si difende. tutto politico il centro che il deputato Pionati di Avellino, città di cui potrebbe diventare sindaco, intende fare con Berlusconi. Dopo aver sbattuto la porta dell’Udc, di cui è stato portavoce, e fondato Alleanza di centro, «destinata a confluire nel Pdl, dopo una fase di collaborazione esterna», la sua missione è svuotare l’Udc. Lui preferisce metterla così: «L’Udc è sempre stata di centrodestra, noi vogliamo offrire un tetto alla vera anima del partito, che non ci sta a scivolare con Pier Ferdinando Casini verso il Pd». Pionati abiura un vecchio schema della Dc: «La politica dei due forni è morta, il centro moderato, l’anima vera della Dc, sta con Berlusconi. L’Italia è un paese bipolare, ormai. Non c’è più spazio per giochi centristi. Il bipartitismo semmai si può correggere ma dall’interno degli schieramenti». E con calata avellinese sottolinea: «Vedo Bruno Tabacci ancora insistere su questa fantomatica terra di centro, ma quando mai...». Pionati, uno che conclude le telefonate con «un bacio, ti voglio bene», è in realtà un mastino abituato alle durezze della politica. Temperate dalla sua origine democristiana e blasonata: «Sullo stemma nel palazzo di famiglia ad Avellino c’è un gabbiano che si punge il cuore per dare il sangue ai suoi piccoli: un inno alla famiglia». Ciò non toglie che lui, figlio di Giovanni, ex sindaco dc della città dove suo nonno è stato commissario prefettizio, quando deve attaccare va giù duro. «Casini è uno che non sa più leggere la realtà politica. Ha un’immagine forte e un pensiero debole». Di più: «Uno dalle mani libere e quindi vuote. Lui che criticava tanto Berlusconi per il cesarismo è in realtà un berluschino. Ha fatto commissariare intere regioni come la Puglia». Poi un affondo contro un altro giornalista in politica: «Ma come può pensare Casini di sostituire quadri e dirigenti, l’anima del partito, con l’apparato di Liberal di Ferdinando Adornato, con la scusa della costituente di centro? Ma quando mai...». Preconizza: «L’Udc è destinata a succhiare i voti al Pd per recuperare quelli che perde nel centrodestra. E tutto si risolverà quindi in una partita di giro tra le forze di opposizione come è accaduto in Abruzzo. Berlusconi se la ride. come un imperatore romano che assiste dagli spalti alla lotta tra i gladiatori Veltroni e Casini».Alleanza di centro si insedierà a Roma a largo del Nazareno, proprio davanti al Pd: quasi una sfida. Il congresso, con Berlusconi, si terrà a metà gennaio. Sarà il trampolino di lancio delle liste di Alleanza di centro per le amministrative del 2009. Il neoleader Pionati scommette: «In Puglia e Campania almeno un 3 per cento lo prenderemo, nel Centro-Sud abbiamo già otto consiglieri regionali e 250 amministratori, di cui alcuni sindaci». Cosa le ha promesso Berlusconi? «Niente, sono animato da passione politica». Si candiderà a sindaco di Avellino, come Panorama aveva anticipato? « probabile. Anche se sarebbe una scelta più affettiva che politica, un gesto per il riscatto di Avellino, precipitata agli ultimi posti per qualità della vita». Pionati coltiva un sogno: sfilare a Casini il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa. «Con lui i rapporti restano fraterni e sono convinto che la pensi come me». Non sulla segretaria, ma sul segretario vuole fare centro.