Antonello Caporale, la Repubblica 22/12/2008, pagina 6, 22 dicembre 2008
la Repubblica, lunedì 22 dicembre 2008 In un branco di lupi c´è sempre un agnellino. Un consulente che lavora gratis è un´autentica stramberia in Italia
la Repubblica, lunedì 22 dicembre 2008 In un branco di lupi c´è sempre un agnellino. Un consulente che lavora gratis è un´autentica stramberia in Italia. A Napoli poi! Nel palazzo della Regione Campania, riempito fino sopra i tetti di consulenti, la scelta di Isaia Sales di non ritirare lo stipendio fu rubricata alla stregua di un gesto folle di una persona già instabile. «Non sopportavo tutte quelle polemiche sulle spese facili, e potendomelo permettere, decisi di offrire una lezione di stile, un modo per far capire che la politica può essere anche passione». Sales è stato segretario regionale ai tempi del Pci, e poi tutto il cursus honorum: consigliere regionale, deputato, sottosegretario al Tesoro con Ciampi. Bassolino lo delegò alla gestione dei fondi comunitari. Ha sguazzato per anni in un mare di euro, al centro di un crocevia, la cosiddetta cabina di regia, che smistava i fondi. Contestate le sue scelte; mai finora la sua onestà. Nel 2005 rinunciò a passare alla cassa; nel 2008 ha chiuso anche l´amicizia ventennale con Antonio Bassolino: «Non mi piaceva più l´aria, non mi piacevano più le persone. Ho preso atto della sconfitta e ho salutato». Da Pagani, terra di camorra, dove vive nella casa acquistata grazie a uno di quei mutui infiniti, Sales ha letto le intercettazioni e si è fatto un´idea. Questa: «Al posto delle tangenti la richiesta adesso è di una fidejussione politica. In un capovolgimento mostruoso delle parti, oggi è l´imprenditore che traghetta, garantisce, accompagna. Quando qui hanno visto che la segretaria di Fioroni era stata eletta in quanto segretaria di Fioroni, per non parlare di tutte le altre candidature, hanno capito: l´unico modo di fare carriera era l´ingresso nel mondo dorato dei vip. Persino i voti, puzzando troppo, non valevano più. Certo, indispensabili a comandare qui, ma inutili, impossibili da spendere sul piano nazionale. Chi decide a Roma? Chi può mettermi in lista? Ecco Romeo, il chiavistello». Sales ha capito, forse troppo tardi, anche un´altra cosa. «Napoli è stata per anni il bancomat politico di Roma». Lui c´era. «Io c´ero il giorno in cui Clemente Mastella entrò nella stanza di Bassolino e gli mostrò il contratto, sottoscritto da Fassino, Rutelli e Chiti, secondo il quale gli toccavano per decreto due assessori. A Roma facevano gli accordi ma venivano a Napoli a riscuotere". Lui c´era. Ora dice: "I torti del governatore sono lucenti come le stelle nella notte di San Lorenzo ma, diamine!, se la monnezza ci è arrivata fino alla bocca è anche perché Bassolino doveva sempre mediare con Pecoraro Scanio e Rifondazione, altrimenti quelli mandavano all´aria il governo nazionale. E se la sanità fa schifo è anche perché De Mita serviva ai Ds, e allora gli furono dati gli ospedali di Napoli. Si sapeva cosa fosse il mastellismo in questa terra dannata, ma venne col contratto firmato a Roma». «Il sindaco di Salerno secondo lei è un capobastone?». Secondo lei? «Secondo me è la quintessenza dei capibastone. E quel sindaco è schierato con Veltroni, ed è stato allevato da Fassino (e prima da D´Alema) come antagonista di Bassolino. Solo che De Luca, per il quale era stato richiesto l´arresto, si è salvato utilizzando l´immunità parlamentare con il consenso di tutti i vertici dei Ds, che oggi guidano il Pd. Doppia morale». Tutti forse nipoti di Togliatti. «Adesso danno addosso a Jervolino. E Rosetta faccia lo sforzo di comprendere che tra chi la critica ci sono anche cittadini (e sono la maggioranza) che l´hanno votata con convinzione e oggi sono avviliti dalle condizioni pietose della città. Però le faccio questa domanda: se Rosetta, mettiamo per ipotesi, avesse fatto la giunta di testa sua. Avesse per esempio detto: Gambale non lo voglio! Sa dopo quanti minuti sarebbe giunta una telefonata da Roma con l´ingiunzione di mettere Gambale nella poltrona a lui assegnata?». E´ mancata financo l´amicizia. "L´amicizia e un briciolo di misericordia. Veltroni all´infuori di ciò che legge sui giornali sa cos´è la Campania, cosa si fa? Ci saranno anche qui degli amministratori perbene, onesti. E se uno di questi avesse voluto chiedere un consiglio, un aiuto, a chi avrebbe dovuto chiamare. Chi in questo partito gnè-gnè?». Antonello Caporale