Wall Street Journal, 22 dicembre 2008, 22 dicembre 2008
Quest’anno 10 milioni di ”cinesi rurali” hanno perso il lavoro, di loro 4,85 milioni hanno lasciato le città e sono tornati in campagna
Quest’anno 10 milioni di ”cinesi rurali” hanno perso il lavoro, di loro 4,85 milioni hanno lasciato le città e sono tornati in campagna. Un milione e mezzo di nuovi laureati cinesi non ha trovato un’occupazione, e l’anno prossimo le università cinesi sforneranno altri 6,5 milioni di laureati che faticheranno a entrare nel mondo del lavoro. Ma è proprio la disoccupazione giovanile la fonte di massima preoccupazione per il governo di Pechino: l’amministrazione cinese teme che la crisi economica possa generare un malessere sociale che si potrebbe tradurre in ribellioni e rivolte. E gli studenti, tradizionalmente, sono la categoria capace di lanciare le rivolte più efficaci. ”Faremo di tutto per trovare un lavoro ai nostri neolaureati – ha assicurato il primo ministro Wen Jiabao agli studenti universitari – troveremo una soluzione per offrire ai nostri giovani la possibilità di utilizzare al meglio le loro energie”.