Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  dicembre 22 Lunedì calendario

E’ accaduto, per la prima volta, domenica scorsa: in prima serata, le «altre tv» (che comprendono la televisione digitale e il gruppo delle locali) sono risultate, per ascolti, le più seguite, sorpassando la fiction di Raiuno e il film di Canale 5, nonché le altre reti generaliste

E’ accaduto, per la prima volta, domenica scorsa: in prima serata, le «altre tv» (che comprendono la televisione digitale e il gruppo delle locali) sono risultate, per ascolti, le più seguite, sorpassando la fiction di Raiuno e il film di Canale 5, nonché le altre reti generaliste. Si tratta di un dato ovviamente aggregato, ma significativo per molte ragioni. A raccogliere gran parte del 22,66% di share delle «altre» è stato, chiaramente, il posticipo della 16ª giornata di serie A, col big match Juve-Milan. Partita che, sui soli canali Sky (la somma di Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Sky Sport 16:9 e Sky Sport HD 1), ha raccolto due milioni e mezzo di spettatori. Ma l’aspetto più interessante è questo: attorno all’unico evento calcistico - che si conferma «prodotto premium » per eccellenza, per il quale lo spettatore è disposto a pagare - si delineano percorsi di visione differenziati. Dalla «prima classe» dell’Alta Definizione su Sky a soluzioni più economiche, come la tessera prepagata di Mediaset Premium (che raccoglie un seguito record, raddoppiando gli ascolti del digitale terrestre), per arrivare al consumo più «residuale » di processi e processini sportivi sulle reti locali. questo il quadro di un pubblico che sta via via trasformando le proprie abitudini, pronto ad abbracciare le nuove piattaforme se attratto da un contenuto capace di mobilitarlo. E fra i due poli della tv generalista analogica e gratuita e della tv a pagamento si apre ora una vasta area (in particolare sul digitale terrestre) che i broadcaster dovrebbero iniziare a colonizzare.