Wall Street Journal, 20 dicembre 2008, 20 dicembre 2008
A Los Angeles, nei centri per l’occupazione che, fino a un anno fa, si occupavano solo di creare squadre tra i latinos per assicurare loro qualche giorno di lavoro, ora si vedono parecchi afroamericani e bianchi
A Los Angeles, nei centri per l’occupazione che, fino a un anno fa, si occupavano solo di creare squadre tra i latinos per assicurare loro qualche giorno di lavoro, ora si vedono parecchi afroamericani e bianchi. Per la prima volta da anni, gli immigrati non qualificati sono in competizione con gli americani per trovare lavori salutari. A riprova di questo si sta notando che decina di migliaia di ispanici stanno abbandonando il mercato del lavoro statunitense, oggi affollato da americani freschi di disoccupazione. I latinos, dicono in molti, stanno tornando a casa. Gli ispanici soffrono soprattutto la crisi del mercato immobiliare, dato che il 20-30% di loro lavorano nell’edilizia. Nei campi agricoli, dove negli anni scorsi i contadini faticavano a procurarsi braccia pronte a lavorare, oggi è quasi impossibile trovare un’occupazione. Nell’ultimo quarto del 2008 il tasso di disoccupazione dei latinos è del 6,4%, contro il 4,5% dello stesso periodo del 2007. Ma il tasso sarebbe anche più alto, se in tanti immigrati non fossero tornati a casa: degli ispanici arrivati negli Stati Uniti tra il 1990 e il 1999, 217 mila hanno lasciato gli Usa nell’ultimo anno.