la Stampa 20/12/2008, 20 dicembre 2008
L’effetto crisi si abbatte duramente sull’industria, che a ottobre ha subito un vero e proprio crollo di ordini e fatturato
L’effetto crisi si abbatte duramente sull’industria, che a ottobre ha subito un vero e proprio crollo di ordini e fatturato. La fotografia che emerge dai dati Istat segnala che gli ordinativi sono andati letteralmente a picco: il calo rispetto a ottobre 2007 è stato del 12,2%, il dato peggiore dal dicembre 2001, quando la diminuzione fu del 13,5%. Il trend negativo ha inciso direttamente sui fatturati, con una diminuzione su base annua del 5,9% e del 4,3% su base mensile. In affanno sia il mercato nazionale, sia quello estero. Sul mercato interno gli ordinativi sono scesi dell’11,4%, il fatturato del 6,6%. Gli ordini provenienti da oltre frontiera sono scesi del 13,6%, e i fatturati si sono ridotti del 4,1%. A soffrire di più è il settore dei mezzi di trasporto, che nel giro di un anno ha visto precipitare tanto gli ordinativi, con un calo del 36,7%, quanto i fatturati, diminuiti del 18,5%. I fatturati dell’auto arretrano del 14,2% e un crollo degli ordinativi del 27%, che arriva al 35,6% per il solo mercato esterno. Ma arrancano anche l’industria manifatturiera e i prodotti tipici del Made in Italy. « essenziale - afferma Susanna Camusso, segretario confederale della Cgil - che il Governo decida e attivi provvedimenti rivolti ad alimentare i redditi, l’occupazione e il riavvio degli investimenti». Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl chiede «un tavolo di confronto con il governo». Sulla stessa linea Cristina Ricci dell’Ugl, che sollecita misure fiscali.