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 2008  dicembre 20 Sabato calendario

MARCO ZATTERIN PER LA STAMPA DI SABATO 20 DICEMBRE 2008

Con ogni probabilità non li conoscete. Non sapete chi siano Alex, Jérôme, Jean-Seb, Hélène, Patrick, Sébastian, Nico e Martin, però il loro destino dipende apparentemente da voi. Così come gli imperatori attribuivano al pubblico urlante delle arene romane il diritto di vita e di morte sui gladiatori, prerogativa che il tempo ha trasformato nell’insindacabile giudizio telematico dei vari Grandi Fratelli e Isole dei famosi, l’agenzia di comunicazione e immagine belga «So Nice» ha deciso di affidare al popolo della grande rete la scelta su quale dei suoi otto dipendenti licenziare.

La crisi, assicura, non le dà scelta. Ha messo nomi, volti e curriculum su Internet e la conta è cominciata. A fine gennaio, uno di loro resterà a casa per suffragio universale. Teoricamente, almeno. Perché l’iniziativa puzza di trovata pubblicitaria a chilometri di distanza.
Se si tratta di uno scherzo, i ragazzi di «Così carina» dimostrano di avere talento perché sui media del regno la notizia circola con una velocità seconda solo alla crisi di governo che inesorabilmente si sta sviluppando. I diretti interessati negano la burla, però, e il titolare della società pare un clone di Orson Welles quando giura che «è tutto vero». La sua linea è che i ragazzi «sono tutti bravi» e che proprio non si riesce a trovarne uno meno peggio. «Siamo costretti a liberarci di un dipendente - spiega il manager -, allora abbiamo pensato di chiedere a chi naviga sul web di scegliere al nostro posto».
Il gioco della torre si compie su un sito ben confezionato, «You choose, we fire», ovvero «Voi scegliete, noi lo cacciamo». Gli otto teorici candidati alla disoccupazione appaiono in mezzobusto come fossero appena usciti dalla macchina delle foto-tessera. Hanno espressioni neutre e, perlopiù, non fissano l’obiettivo. Sono giovani, vestiti tutti di nero. La pagina descrive i loro punti forti e le debolezze. Si scopre che Hélène, graphic designer, «ha un dono per trasformare in immagine i desideri dei clienti», però «il suo charme destabilizza il resto del gruppo e intacca la produttività». E’ anche «l’ultima ad arrivare e la prima ad andarsene». Pubblicità?
Il risultato è che sono stati espressi quasi quindicimila voti, come dire che in tanti hanno deciso di partecipare alla ghigliottina con un click che si immagina causale. Il dato inquietante, in questa messinscena, è che il più votato è Sébastian, l’unico della banda a non avere un aspetto caucasico. «Nulla da dire - è il suo messaggio agli internauti - Selezionatemi pure, non ho più nulla da fare in un’azienda che licenzia in questo modo».
Il sospetto è forte. Nel mondo dell’informazione belga i più pensano che sia una manovra per restare a galla nella recessione. I blogger del Paese piatto hanno il sospetto che si tratti di «buzz», una tecnica di marketing che consiste nel creare clamore mediatico attorno a un prodotto, in questo caso l’agenzia stessa. Idea creativa e geniale, commentano i più scaltri. Un metodo «triste e di cattivo gusto», accusano i tanti che hanno deciso di sommergere «So Nice» con mail di protesta.
Fra un mese l’arcano verrà svelato. «Vogliamo lanciare un messaggio - spiegano ai piani alti dell’agenzia - e mettere la gente davanti alle proprie responsabilità. Noi non vorremmo licenziare ma non possiamo agire altrimenti, pertanto non saremo noi a farlo». Magari tra un mese la pioggia di visite e la pubblicità che ne deriva sarà servita risanare i conti e a rendere superfluo l’addio. Sarebbe una via d’uscita dignitosa e semplice. Anche se, dopo tutto ciò, dai «così carini» ormai è lecito aspettarsi qualcosa di più. /