Giorgio Dell’Arti Massimo Parrini, Catalogo dei Viventi 2009, Marsilio 2008, 13 ottobre 2008
AVIGNONE
AVIGNONE Giuseppe Taurianova (Reggio Calabria) 1 novembre 1938. ”Ndranghetista. Ex boss della cosca omonima di Taurianova. Detenuto a Spoleto, in carcere dal 22 aprile 1977, in 41 bis dal 29 luglio 2000. Condannato in via definitiva a 24 anni per la strage di Razzà, e all’ergastolo per associazione di stampo mafioso e omicidio • Finì in carcere (e ci rimase) per aver partecipato, il 1 aprile 1977, a un summit di malaffare in contrada Razzà, a Taurianova, che si trasformò in uno scontro a fuoco, aperto dai partecipanti contro i sopravvenuti carabinieri (quattro i morti, due carabinieri e due esponenti della cosca Avignone) • Per la strage fu condannato nonostante l’alibi assicurato da un Vincenzo Cafari (già segretario di Nello Vincelli, al tempo senatore dc e sottosegretario ai Trasporti), che fu a sua volta condannato per falsa testimonianza («Era con me a Roma, stavamo parlando di affari», aveva dichiarato) •Dopo i successivi arresti che colpirono la famiglia, le redini della cosca passarono al nipote, Domenico Giovinazzo • «Soffre di una forma di epilessia, gammopatia monoclinale di incerta provenienza; alterazione dei globuli bianchi; epatite che comporta effetti devastanti, accertata a febbraio però non curata fino ad oggi; ernia inguinale; prostata ingrossata; spondilosi dorso-lombare con scoliosi destra convessa e compenso dorsale contrapposto, ecc» (Sergio D’Elia, Maurizio Turco, 2002). [Paola Bellone]