La Repubblica 29 giugno 2008, ENRICO FRANCESCHINI, 29 giugno 2008
Londra, il Big Mac della Regina. La Repubblica 29 giugno 2008 Da un pezzo ha perduto il titolo di più ricca del (suo) reame: la scrittrice J
Londra, il Big Mac della Regina. La Repubblica 29 giugno 2008 Da un pezzo ha perduto il titolo di più ricca del (suo) reame: la scrittrice J. K. Rowling, autrice dei libri su Harry Potter, guadagna il doppio di lei. Ma adesso Elisabetta II di Windsor, regina di Gran Bretagna, si lamenta come qualsiasi pensionato che sente i morsi della crisi economica: vuole un aumento dallo Stato, anche se, con i suoi non certo piccoli risparmi privati, si è appena comprata un intero centro commerciale, con un ristorante McDonald´s dentro. Il problema che la preoccupa non riguarda il vitto, nonostante Sua Maestà inviti 70 mila persone all´anno a palazzo reale, offrendo da bere e da mangiare a ciascuno. l´alloggio, piuttosto, a toglierle il sonno. Per cominciare, il tetto della monarchia rischia di caderle, letteralmente, in testa: quello del castello di Windsor, danneggiato da un incendio nel 1992, necessita un completo restauro; e anche Buckingham Palace ha bisogno di riparazioni. Poi ci sono le stanze, che non sono state ridecorate da quando morì l´ultimo re, suo padre; gli impianti elettrici, vecchi di mezzo secolo; le piastrelle dei bagni, da sostituire. E così via. «Abbiamo abbastanza soldi per fare queste cose?», pare che la sovrana chieda spazientita ai suoi servitori, riferisce il quotidiano Guardian. Ebbene, uno dei servitori, sir Alan Reid, il tesoriere di corte, ha avuto la franchezza e il coraggio di dirle che no, non ci sono abbastanza soldi nelle casse reali per fare tutte queste riparazioni. E la regina ha fatto sapere al governo, che sovrintende alle sue finanze, perlomeno per quanto riguarda il finanziamento pubblico della corona, di gradire un aumento. La richiesta coincide con la pubblicazione annuale del budget della casa reale, da cui risulta che nel 2007 lo Stato, ossia il contribuente attraverso le tasse, ha passato a Sua Maestà 40 milioni di sterline, circa 50 milioni di euro, un incremento del 6 per cento, ossia di 2 milioni di sterline, rispetto all´anno precedente, dovuto all´inflazione. Quanto vorrebbe ricevere in più, Elisabetta II, per ridecorare e restaurare i suoi castelli? Quattro milioni di sterline, 5 milioni di euro, in più all´anno, indica il tesoriere. Chissà se la sovrana ne parla a Gordon Brown, durante l´incontro settimanale, o meglio l´udienza, che viene concessa secondo tradizione al capo del governo: «Vede, primo ministro, poi ci sarebbe il problema del tetto». Ogni volta che si discute del finanziamento pubblico della regina, e in particolare quando c´è in ballo una richiesta di aumento, la pur minoritaria lobby repubblicana britannica (il 70 per cento della popolazione, secondo gli ultimi sondaggi, resta favorevole alla monarchia) apre il fuoco. Il costo effettivo della famiglia reale sarebbe vicino a 150 milioni di euro l´anno, sostengono i repubblicani, se si calcolassero le spese per polizia e servizi segreti che devono garantirne la sicurezza. Ribattono i monarchici: i Windsor costano a ciascun contribuente 66 pence l´anno, l´equivalente di un litro di latte o di una pagnotta. Una sciocchezza, dunque, in cambio della quale i suoi sudditi hanno la sovrana più famosa del mondo, con tutto l´indotto procurato dal turismo: senza Elisabetta II, Buckingham Palace, il cambio della guardia, è assai probabile che il Regno Unito avrebbe meno visitatori. Anche per questo la famiglia reale pretende un finanziamento pubblico, quando in teoria non le mancherebbero certo i soldi per pagare le riparazioni di tasca propria. La regina, infatti, ha un patrimonio personale di 323 milioni di sterline. Quello della famiglia reale nel complesso è ancora più alto. Tanto che il Crown Estate, la società che cura gli interessi privati della corona, ha appena acquistato un centro commerciale per 92 milioni di sterline. Si trova, per combinazione, a Windsor: Sua Maestà può vederlo dalle finestre del castello. Dentro allo shopping-center c´è anche un McDonald´s, di cui la regina è così diventata in un certo senso proprietaria. «Siamo felici che abbia scelto di comprare noi, anziché un Burger King», commenta un dipendente. «Peccato che la strada per il drive-in (la finestrella da cui si compra il cibo restando in auto, ndr.) sia troppo stretta per la sua Rolls - Royce». Ma sembra improbabile che, nonostante la crisi economica, la pensionata Elisabetta II pranzerebbe con un cheese-burger. ENRICO FRANCESCHINI