varie, 30 giugno 2008
RUSSO
RUSSO Elena Napoli 13 febbraio 1972. Attrice. In tv è stata la Clara Dani di Orgoglio (l’amica-nemica di Elisa, quella che trama con il perfido conte Ludovisi rivelando i segreti di questo e di quello), poi Io non dimentico, al cinema Baciami piccina (di Roberto Cimpanelli). Nota anche per alcune intercettazioni telefoniche in cui Silvio Berlusconi la raccomandava al direttore di Raifiction Agostino Saccà. «[...] morbida e provocante, una Loren moderna, come l’ha definita qualcuno. [...] quella che un noto agente di cinema giudica ”l’unica attrice di talento in questo squadrone di belle ragazze alla corte di Berlusconi”. [...] ”[...] Spiegatemi una cosa: da quanto tempo è reato segnalare qualcuno? Dire a chi deve formare un cast, a un produttore, che un’attrice è meglio di un’altra? [...]Sono brava [...] Anche a me quando chiedono dei consigli dico ”quella persona li è brava, te la raccomando’ [...] Se conosco Saccà e Berlusconi? Certo che li conosco. Con Saccà ho rapporti di lavoro. Il dottor Berlusconi lo ho incontrato più volte in occasioni mondane, a qualche festa. Un uomo galante [...] Potrei vincere qualsiasi sfida ma sarò sempre una persona che guarda dritto negli occhi, perché posso rinunciare a tutto ma non all’anima”» (Pierangelo Sapegno, ”La Stampa” 30/6/2008). «[...] figurava nella famigerata telefonata Berlusconi-Saccà come la principale raccomandata del Cavaliere, che quando la nominava all’ex direttore di RaiFiction si faceva particolarmente incalzante [...] bruna e prosperosa [...]molto simile a decine di attrici trentenni in cerca da sempre di continuità nelle fiction di casa nostra. Berlusconi ripeteva più volte il suo nome a Saccà nella telefonata più ascoltata in Italia negli ultimi tempi, la Russo nei giorni successivi abbozzò con notevole aplomb (una cosa del genere ”Chi, io?”) e cercò di sostenere la tesi secondo cui Berlusconi nominandola insieme ad altre attrici voleva far valere soprattutto il suo estro da talent-scout nello scoprire promesse cinematografiche non ancora valorizzate secondo il merito. ”Perché mi nominano?” disse a Repubblica ”non me lo so spiegare, dovreste anzi scoprirlo voi”. Nessuno ha avuto davvero il coraggio di impegnarsi a fondo nell´impresa di scavo: l’attrice che rivendicava la sua assenza da tre anni dalle produzioni di Raifiction come prova dell’inconsistenza di tutto quanto [...]» (Antonio Dipollina, ”la Repubblica” 8/1/2008). «A vederla da vicino [...] sembra una giovane donna del nostro dopoguerra: il visetto pallido, i grandi occhi neri malinconici, l’aria patita come di chi è appena uscito dagli stenti e dalla fatica di trovare qualcosa al mercato nero. Somiglia a Marisa Pavan, attrice che ebbe più fortuna in Francia che da noi nonché sorella della apparentemente più solare e famosa Pier Angeli. Invece Elena Russo è una ragazza dei nostri giorni, abituata a far spettacolo da quando intratteneva i bambini più piccoli delle vicine di casa, e ben determinata a resistere in un mondo non facile per chi non è ricco né ha parenti nel giro. Napoletana di nascita, un padre che fu per qualche tempo in compagnie teatrali, una madre e una nonna con cui è cresciuta, ha cominciato [...] con piccoli ruoli in trasmissioni televisive e, un passo dopo l’altro, è arrivata [...] ad essere la protagonista assoluta del film-tv La luna e il lago di Andrea Porporati, film-tv in onda in una unica sera su Raiuno [...] ”A me basta poter continuare a lavorare. Recitare è la mia passione. I soldi, la popolarità, il successo se arrivano sono i benvenuti, e se non dovessero arrivare sono contenta lo stesso [...]» (Simonetta Robiony, ”La Stampa” 20/3/2006).