varie, 29 giugno 2008
BOCCOLI
BOCCOLI Brigitta Roma 5 maggio 1972. Showgirl. «[…] chioma bionda, occhi blu, bambina prodigio della tv, una carriera come presentatrice poi attrice tra fiction, cinema e teatro, è finita nei verbali per una ”segnalazione” in suo favore fatta da Costanzo. ”Sono serena, di questa storia non so niente”, spiega. ”Non ho mai parlato con Costanzo”. Moglie del domatore di tigri Stefano Nones Orfei, (figlio di Moira, Genova 21 luglio 1966), conosciuto quando partecipò al reality sul circo [...] Per amore è rimasta a lavorare sotto il tendone: addestra anche lei le tigri. [...] ”[...] io Costanzo l’avrò visto due volte, quando sono stata ospite al suo talk show, come altre persone. Ma questo non vuol dire niente, in quelle occasioni sei un ospite come tanti. Certo non hai modo di conoscere bene una persona, dici quello che devi dire. Fine. Non capisco proprio come sia nata questa cosa, poi io ho lavorato sempre per la Rai”. Su Canale 5 ha partecipato a Reality circus. ”Ah sì, è vero, ma credo sia l’unica cosa che ho fatto a Mediaset. Comunque, riguardo alle intercettazioni, ci dev’essere un errore, quella Boccoli non sono io”. Difficile, le intercettazioni sono telefonate registrate. ”Non posso dire: ”sono false’, ma davvero non so come sia venuto fuori il mio nome”. Fuori, è venuto fuori. ”Va bene. Sono sincera, anche se fosse vero non ci troverei niente di male. Uno segnala il nome di una persona che stima, allora? Non è un delitto. Anche a me, nel mio piccolo, facendo teatro, è capitato di consigliare alle persone con cui lavoravo il nome di qualcuno: ”Perché non prendi quello che è bravo?’. Sarà capitato a tutti: c’è qualcosa di male? Poi certo, c’è modo e modo di proporre una persona” [...] se parliamo di segnalazioni e raccomandazioni, non mi scandalizzo. Diverse sono le imposizioni: ecco, quelle sono una cosa pesante [...] Ho la coscienza a posto, non ho fatto niente. Se poi le cose fossero diverse, se qualcuno avesse detto una parola di più, allora prenderei i miei provvedimenti. Ma finora non mi devo preoccupare di niente, lavoro da quando sono ragazzina [...]”» (Silvia Fumarola, ”la Repubblica” 29/6/2008).