MATTIA BERNARDO BAGNOLI La Stampa 28/6/08, 28 giugno 2008
Tommy Scullion, umili origini, garzone di bottega nel villaggio di Broughshane nell’Irlanda del Nord, la passione ostinata di collezionare firme di personaggi celebri, scrivendo migliaia di lettere riuscì a mettere insieme, da quando aveva 15 anni fino alla morte nel 1996 a 72 anni, oltre 40 mila autografi
Tommy Scullion, umili origini, garzone di bottega nel villaggio di Broughshane nell’Irlanda del Nord, la passione ostinata di collezionare firme di personaggi celebri, scrivendo migliaia di lettere riuscì a mettere insieme, da quando aveva 15 anni fino alla morte nel 1996 a 72 anni, oltre 40 mila autografi. Tra i nomi catalogati e conservati a casa sua in scatole di cartone: Robert Kennedy, Martin Luther King, T.S. Eliot, Abba, Edoardo Duca di Windsor, Giovanni Paolo II, Albert Schweitzer, Pablo Picasso che incluse oltre alla firma uno schizzo floreale, il dittatore spagnolo Francisco Franco, il serial killer Charles Manson, i gemelli Kray, boss dell’East End di Londra negli anni ”50 e ”60 che gli inviarono persino un poema. Scullion nel suo testamento scrisse di voler donare la sua collezione al villaggio perché fosse esposta nel museo municipale. Siccome Broughshane non possedeva nessun museo, dopo 10 anni i parenti di Tommy hanno deciso di vendere all’asta la collezione di autografi e con i proventi - base d’asta 50 mila sterline - acquistare un edificio dove esporre le riproduzioni delle firme più interessanti.