Varie, 27 giugno 2008
SCARPA Tobia
SCARPA Tobia Venezia 1 giugno 1935. Architetto. «’Architetti si nasce, pasticcieri si diventa”. Così esordisce Tobia Scarpa, maestro cui l’Adi ha assegnato [...] il prestigioso premio alla carriera durante la cerimonia del XXI Compasso d’Oro. ”Io vanto questo diritto di nascita - continua - un diritto che non garantisce però la qualità. Ogni uomo gioca con il proprio destino” [...] ”Da giovane ho giocato con il design e con i negozi (tra i primi lavori quelli per le vetrerie Venini e per Flos, assieme al padre Carlo, docente presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Nel ”64, dopo la laurea, assieme ad Afra Bianchin incontra Luciano Benetton, per il quale progetta l’abitazione privata, la prima fabbrica e l’omonima catena di negozi ndr). Il mio scopo, quello della vita, era fare l’architetto. Ho assistito a molte morti professionali e questa esperienza ha modificato la comprensione dei miei scopi. Ho capito alla fine che lo stupore intellettuale che nasce dal dialogo con l’opera dell’uomo porta in spazi dell’anima sconfinati. di chi accetta questo stupore l’occasione di crescere spiritualmente”. [...] il suo nome è fin dagli esordi associato a quello di Afra Bianchin [...] ”La solitudine è un orribile compagno in tutti i sensi. Con mia moglie abbiamo generato figli e opere ma ora non viviamo e non lavoriamo più assieme. Il successo corrode i sentimenti e la propria visione della vita, ciò porta quasi sempre a dividere il proprio cammino da quello che era il compagno di viaggio, ma questo fatto non toglie la memoria dei momenti felici in cui ognuno offre generosamente sé [...] Ai giovani dico solo: scegliete e amate un maestro”» (Eva Grippa, ”la Repubblica” 27/6/2008).