Stefano Sansonetti e Emilio Gioventù, Italia Oggi 27/6/2008, pagina 7, 27 giugno 2008
ItaliaOggi, venerdì 27 giugno Ritorno al passato. Sulla panchina della nazionale italiana di calcio si sta per risedere il tecnico campione del mondo Marcello Lippi
ItaliaOggi, venerdì 27 giugno Ritorno al passato. Sulla panchina della nazionale italiana di calcio si sta per risedere il tecnico campione del mondo Marcello Lippi. Il quale cercherà di far dimenticare le delusioni dell’era Donandoni con tanti nuovi progetti: non soltanto con l’ipotesi di oriundi vari e l’invocato ritorno di Francesco Totti in campo, ma anche con un contratto da leccarsi i baffi. Lippi, infatti, intascherà le bellezza di 2 milioni di euro l’anno. Non che Lippi nei momenti di lontananza dal calcio sia rimasto con le mani in mano. Anzi, le sue avventure imprenditoriali, tra locali alla moda e stabilimenti balneari trendy, di certo non lo hanno fatto annoiare. Ma con quali esiti? Beh, su questo si può dire che le fortune non sono state allo stesso livello di quelle che hanno caratterizzato l’esito del mondiale vinto a Berlino nel 2006. Lippi non ha mai nascosto la sua passione per il mare. Ma sul bagnasciuga gli affari nonvanno come potrebbero andare. Il rinominato ct ha cercato fortuna tra le dorate sabbie della Versilia con un socio d’eccezione come il giornalista, pupillo di Emilio Fede, Paolo Brosio. Con una quota del 10% Lippi andò per mare investendo nella «Mammamia Srl» di Marina di Pietrasanta (Lucca). La società è attiva nel settore degli stabilimenti balneari e delle discoteche. Ma mica roba da lettini sfigati e bagnini assonnati. No, roba per carte di credito come si addicono ai bagni Twiga, stabilimento entrato nell’immaginario collettivo del popolo del gossip. Ebbene, la Mammamia, capitale sociale di 50mila euro, dal punto di vista societario ha vissuto momenti di mare mosso. Lo scorso dicembre l’assemblea prende atto e accetta le dimissioni del presidente del consiglio d’amministrazione, tale Alberto Roà. Sempre all’unanimità l’assemblea dei soci delibera che la società si accolli tutte le spese legali, gli oneri accessori e le eventuali oblazioni conseguenti ai processi penali legati al dimissionario presidente del Cda. Quell’Alberto Roà che nell’aprile 2006 era di fronte a un altro notaio questa volta per presentare un documento di cessioni di azioni e di crediti. Il documento è in lingua inglese rilasciato da un notaio irlandese che attesta passaggi di proprietà dalla Laridel Participations, con sede in Belgio, di Maria Pia De Fusco, all’anonima Laridel Participations divenuta nel frattempo società lussemburghese. Ebbene tra Belgio e Lussemburgo viaggiano anche l’80% del capitale del Billionaire di Flavio Briatore, del quale Lippi vanta amicizia, e il 53% della Mammamia, tanto cara al ct azzurro. Viaggiano anche i crediti vantati nei confronti della società, pari a 1.266.880,50 euro. Gli affari della Mammia non sono andati proprio alla grande. Basta pensare che dal 2001, anno in cui è stata costituita, ad oggi le perdite sono state consistenti, e al 31 dicembre 2006 erano di 400.544 euro. Non che le nuove iniziative imprenditoriali siano nate sotto un segno migliore. Si prenda, tanto per fare un esempio, la Health and sport international center, società a responsabilità limitata nuova di zecca che ha come oggetto sociale le gestione di servizi termali. Di questa srl Lippi è amministratore insieme a Lucio Elia, che con lui è anche socio al 50% della nuova creatura. Per carità, in questo caso bisogna concedere l’attenuante della giovanissima età della società. stata infatti costituita nel settembre del 2007 e se il bilancio chiuso al 31 dicembre di quell’anno ha fatto registrare una perdita di 1.544 euro non c’è da rimaner sopresi. Così come non c’è da strabuzzare gli occhii se ha chiuso in perdita (per 1.924 euro) anche la Prominvest, società immobiliare di poco più anziana rispetto a quella precedente, dal momento che è nata nell’aprile dell’anno scorso. Anche in questa srl gli amministratori sono Lippi ed Elia, mentre azionista al 20% figura Enrico Castellacci, già capo dello staff medico della nazionale di calcio. Stefano Sansonetti Emilio Gioventù