varie, 27 giugno 2008
Giuseppino Carboni, 86 anni. Ex carbonaio a Soddì in provincia di Oristano, ricoverato per venticinque anni in una struttura sanitaria a causa di seri problemi neurologici e ancora in cura in un Centro di igiene mentale, ciononostante non dava fastidio a nessuno e viveva solo in una vecchia carbonaia in pietra con la porta di legno tra cumuli di rifiuti e attrezzi inutilizzati da una vita
Giuseppino Carboni, 86 anni. Ex carbonaio a Soddì in provincia di Oristano, ricoverato per venticinque anni in una struttura sanitaria a causa di seri problemi neurologici e ancora in cura in un Centro di igiene mentale, ciononostante non dava fastidio a nessuno e viveva solo in una vecchia carbonaia in pietra con la porta di legno tra cumuli di rifiuti e attrezzi inutilizzati da una vita. Domenica scorsa fece un salto al bar, poi cenò come al solito dalla sorella Maddalena di 72 anni e prima delle otto di sera tornò a casa sua. A un certo punto però entrò un balordo che per rubargli i pochi risparmi accumulati con la pensione e l’indennità di accompagnamento gli legò mani e piedi con spago da pacchi, gli tappò la bocca col nastro adesivo, gli buttò addosso alcune coperte e forse nemmeno si rese conto che il vecchio, così conciato, non poteva respirare. Tra domenica 22 e lunedì 23 giugno in una vecchia carbonaia in pietra in via Ghilarza a Soddì, 142 anime in provincia di Oristano.