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 2008  giugno 26 Giovedì calendario

la Repubblica, giovedì 26 giugno MARANELLO - Il giardino in fonderia. L´hanno messo alla Ferrari, nella fabbrica di Maranello, con l´idea che la fatica del lavoro operaio si possa in parte stemperare

la Repubblica, giovedì 26 giugno MARANELLO - Il giardino in fonderia. L´hanno messo alla Ferrari, nella fabbrica di Maranello, con l´idea che la fatica del lavoro operaio si possa in parte stemperare. Comunque migliorare. E´ nato così, nel 1997, il programma "Formula Uomo", che fa dello stabilimento della "rossa" un´anomalia nella gestione dell´ambiente di lavoro: luce naturale, risparmio energetico, pulizia, temperature e umidità sotto controllo, alberi dappertutto, decibel non sopra i 73, aree relax, biciclette per muoversi tra i vialletti intitolati ai tanti campioni del mondo, da Manuel Fangio a Niki Lauda fino a Michael Schumacher. E´ una filosofia del lavoro che attraversa i 500 mila metri quadrati della Ferrari che mischia la cultura artigianale con l´alta tecnologia, le soluzioni ardite di Renzo Piano per la galleria del vento, con quelle aristocratiche di Massimiliano Fuksas, poco più in là, per quello che chiamano "Il cervello" della Ferrari, il Centro sviluppo prodotto. E poi gli ultimi arrivati: il ristorante, non la mensa, per i 3.000 dipendenti, pensato da Marco Visconti con i megaschermi e le vetrate ovunque, e la linea di montaggio progettata per la California (la nuova vettura che sarà sul mercato dal prossimo anno) e immaginata da Jean Nouvel, quest´anno premio Pritzker, l´Oscar per l´architettura. Solo l´ingresso principale, con i mattoni rossi, è rimasto quello che volle Enzo Ferrari. Luca di Montezemolo e Amedeo Felisa, presidente e amministratore delegato della Ferrari, hanno presentato ieri a oltre duecento giornalisti arrivati da tutto il mondo, i nuovi step del programma per i dipendenti. Non c´è solo il ristorante, che sarà battezzato la prossima settimana sulla base di un concorso tra i lavoratori. C´è anche il Maranello Village, il centro residenziale per i dipendenti. E c´è l´accordo con il gruppo bancario Cariverona di concedere mutui a tasso agevolato per i dipendenti Ferrari per l´acquisto della prima e anche della seconda casa. I tassi saranno più bassi di quelli offerti alla migliore clientela. E poi c´è che Maranello si farà verde, non solo perché l´età media dei dipendenti è tra i 35 e i 36 anni. Perché entro il 2009 tutta l´area della gestione industriale sarà quasi autosufficiente sotto il profilo energetico. Produrrà per sé, con un impianto fotovoltaico e uno di rigenerazione (in tutto 210 mila chilowattora l´anno), e venderà anche alla regione Emilia Romagna. Si abbatteranno i costi energetici di oltre il 20 per cento e le emissioni di CO2 scenderanno del 35%. Ripensare Maranello è costato nel complesso 200 milioni di investimento. Ma si sono ammortizzati presto, ciascuno nell´arco di un biennio. Grazie a una qualità più alta, un ridotto consumo energetico, un limitato ricorso alla manutenzione. Dunque il miglioramento delle condizioni di lavoro ha generato anche un ritorno economico. «Abbiamo l´ambizione - ha detto Montezemolo - di creare un ambiente di lavoro unico al mondo dove sicurezza e tutela ambientale devono essere affiancati in strutture che sono realizzate a partire dalla necessità di chi vi lavora. Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è proporre una fabbrica in cui la possibilità di incidente sia pari a zero». Nel 2008 saranno investiti in sicurezza 4 milioni di euro. Ed è nell´ultima linea di montaggio non ancora del tutto attiva che si concentra, nel processo produttivo, la "Formula Uomo": per ciascun operaio lo spazio di lavoro è stato aumentato del 20%, i movimenti ridotti del 60%. Tutte le azioni che non producono valore aggiunto, come il montaggio dei parabrezza, sono state automatizzate. A bordo linea sono rimaste solo le viti. Ogni scocca che cammina lungo il montaggio, viene "seguita" da undici carrelli con tutti i componenti. Qui si lavora ancora in un solo turno centrale: 8-17, più pausa pranzo. Restano gli stipendi bassi, come tra tutti i metalmeccanici. Ma qui si lavora alla Ferrari. Roberto Mania