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 2008  giugno 24 Martedì calendario

RATTI

RATTI Sabina Roma 26 novembre 1956. Manager. Dirigente Eni. Nel 2007 eletta nella Costituente del Pd (con Rosy Bondi). sposata con Alessandro Profumo. Figlia di un ”ambasciatore” dell’Eni nel mondo, «a casa respirava cattolicesimo democratico, era ragazzina negli anni caldi ma nel ”77 lei e Alessandro non avevano tempo per marce e tadzebao. Non avevano nemmeno vent’anni, erano già fidanzati. Un giorno lei ha scoperto di essere incinta. E certo che il bambino lo teniamo, e anzi festeggiamo, e non importa se all’inizio dobbiamo vivere da mamma e papà. La casa c’era, veramente, l’avevano regalata a Sabina i genitori. Bisognava sistemarla e allora Sabina ci andava tutti i giorni anche con il pancione, e lui studiava e lavorava, e meno male che c’era papà Ratti perché sennò magari il posto al Banco Lariano Alessandro non lo avrebbe trovato. Oggi non si vergogna a dirlo e anzi lo dice al mondo tramite intervista all’Indipendente: quel primo lavoro? Tutto merito di mio suocero. Sabina allora se ne fregava se qualcuno tra gli amici li guardava un po’ così, come due strani esseri fuori tempo, ma come fanno a sposarsi così presto?, e il mondo da vedere?, e le esperienze da fare? e se poi scoprite che non andate d’accordo? Invece loro sono rimasti assieme e hanno cresciuto il figlio Marco studiando e lavorando anche se il bambino piangeva troppo e faceva impazzire i nonni, e hanno finito l’università, e ad Alessandro non importa granché di essere uscito dalla Bocconi a quasi trent’anni, e come dargli torto vista la carriera. E insomma sembrano perfetti testimonial delle tesi pro-life, i figli si fanno quando vengono e non quando li volete, la carriera si fa lo stesso – ma laici, mi raccomando siamo laici, dicono. La casa degli inizi era un nido d’amore ma oggi Sabina parla sempre delle case troppo piccole in cui hanno abitato quando Alessandro ancora non era Profumo, e si capisce che passare i vent’anni come li hanno passati loro lega più di un intero Settantasette romantico da bellagioventù, e infatti, molti anni fa, dopo una brutta lite, Alessandro si rifugiò al Sud, da amici, muto, a scervellarsi su come fare pace con Sabina, e oggi li vedi solidi della solidità di una coppia che si è felicemente riconquistata giorno per giorno. ”Accompagno mia moglie”, ripete lui orgoglioso, tutte le volte che può. [...]» (Marianna Rizzini, ”Il Foglio” 15/9/2007).