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 2008  giugno 21 Sabato calendario

Ogni tanto si evoca l’Argentina, sia per i miracoli economici sia per lo spettro della crisi. Perché? «Bisognerebbe chiedersi perché l’Argentina è diversa dal Brasile

Ogni tanto si evoca l’Argentina, sia per i miracoli economici sia per lo spettro della crisi. Perché? «Bisognerebbe chiedersi perché l’Argentina è diversa dal Brasile. La risposta, molto semplicemente, è nella politica. L’Argentina continua ad avere una politica che fa sinceramente ridere, invece il Brasile ha trovato in Lula un presidente serio e così ha fatto molti passi avanti. Il Brasile ha un’organizzazione statale seria, l’Argentina no. E ciò è importante. Questo riguardava il medio periodo. Guardando al lungo periodo, basti pensare che l’Argentina all’inizio del ’900, cioè alla vigilia dello scoppio del primo conflitto mondiale, era ricca quasi come la Francia e molto più ricca dell’Italia. un Paese che ha fatto, e continua a fare, moltissima fatica a capire che è diventato povero. Oggi il reddito pro-capite dell’Argentina è più basso di quello della Bulgaria, ma gli argentini non se ne rendono conto e continuano a pensare di essere ricchi come la Francia. Passata la crisi del 2001, sono ricascati in quell’errore. Il monito per l’Italia è che un Paese può essere ricco quanto si vuole, ma può benissimo decadere, al pari di certe famiglie nobili che per 2 o 3 generazioni vanno avanti vendendo argenteria e castelli, ma poi finiscono Eccio, pensiamo un po’ di più a quanto può insegnarci l’esperienza dell’Argentina» (Francesco Giavazzi a Cristina Finocchi Mahne)