varie, 22 giugno 2008
Loredana Benincasa, 25 anni. Originaria di Foggia, una laurea breve in Economia alla Lumsa, «bellissima, solare, piena di vita progetti e idee per il futuro», a Roma aveva conosciuto Nicolò Di Stefano di anni 24, «ragazzo a posto», esperto di energia alternativa, un lavoro in una ditta che produce pannelli solari, e un paio di anni fa s’era trasferita nella casa di lui
Loredana Benincasa, 25 anni. Originaria di Foggia, una laurea breve in Economia alla Lumsa, «bellissima, solare, piena di vita progetti e idee per il futuro», a Roma aveva conosciuto Nicolò Di Stefano di anni 24, «ragazzo a posto», esperto di energia alternativa, un lavoro in una ditta che produce pannelli solari, e un paio di anni fa s’era trasferita nella casa di lui. I due agli occhi di tutti erano «una coppia modello serena e normalissima», ma lei in realtà da qualche tempo voleva troncare la storia, tanto che giorni fa, nel suo blog, aveva scritto: «Ma come faccio? Io l’avrei già lasciato ma tra i genitori miei e i suoi quanti casini! Paura!». Sabato scorso però si fece coraggio, e comunicò al Di Stefano che il giorno dopo avrebbe fatto le valigie. Allora lui, di notte, le fece trangugiare tranquillanti in quantità e quando la vide stordita nel lettone, le infilò un bisturi e un coltellino affilatissimo trenta volte nel torace, nell’addome, nelle gambe, nelle braccia, nella testa, nei polsi, nella gola, mentre la fanciulla, nonostante i sonniferi, gli infilava le unghie nei capelli strappandogli ciocche che le rimasero incastrate nelle unghie. Quando lei smise di respirare, lui scrisse un biglietto a stampatello destinato ai parenti («Scusateci. Speriamo di non avervi deluso ma siamo stanchi. Lasciateci insieme anche dopo...»), lo firmò col nome suo e con quello della morta e si ficcò una lama nella gola senza riuscire ad ammazzarsi (ricoverato grave al Policlinico Gemelli, giovedì scorso tentò di strapparsi le cannule che i medici gli avevano inserito in vena per nutrirlo). I corpi, trovati dopo le 13 di domenica 22 giugno, in un lago di sangue, dal padre di lui, titolare di un’agenzia immobiliare, che con la moglie abita al piano di sopra della villetta. Nottata tra sabato 21 e domenica 22 giugno in un appartamento al piano terra di una villetta color rosa confetto in vicolo dell’Acqua Paola 6, quartiere Trionfale, a Roma.