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 2008  giugno 19 Giovedì calendario

Alemanno commissario con la dote. ItaliaOggi 19 giugno 2008 Berlusconi ha rimandato tutti alla conferenza stampa del sindaco di Roma, prevista per oggi, ma in realtà Gianni Alemanno ieri ha trovato l’accordo per fronteggiare i debiti di Roma

Alemanno commissario con la dote. ItaliaOggi 19 giugno 2008 Berlusconi ha rimandato tutti alla conferenza stampa del sindaco di Roma, prevista per oggi, ma in realtà Gianni Alemanno ieri ha trovato l’accordo per fronteggiare i debiti di Roma. Il consiglio dei ministri gli concederà i 500 milioni di euro necessari per pagare le prime rate in scadenza e qualche stipendio. Una specie di acconto dai fondi del federalismo fiscale da ripartire in seguito sulla capitale. Alemanno sarà commissario straordinario fino al 30 settembre, poi in autunno dovrà presentare un piano con i necessari interventi che saranno inseriti nella manovra complessiva del federalismo fiscale e dei poteri speciali per Roma. Sì, poteri speciali, perché Alemanno sarà il sindaco di Roma che avrà poteri speciali, dopo un periodo di limbo nel quale la città eterna ci è finita non appena il pentolone sul deficit è stato scoperchiato. Dunque da sindaco a commissario in pochi giorni. «Non possiamo entrare nel dettaglio», ha detto Alemanno, «la norma si sta inserendo nel decreto legge. frutto di un accordo molto positivo che vedrà il sindaco di Roma commissario col compito di monitorare la situazione e predisporre un piano rispetto al debito e al deficit che abbiamo scoperto al momento dell’insediamento in Campidoglio. L’obiettivo di questa gestione è quello di dare alla capitale poteri speciali per un rientro nell’ottica della riforma sul federalismo fiscale». Tuttavia va detto che la Lega e i suoi ministri le hanno tentate tutte per rendere contestuale al federalismo fiscale l’intervento su Roma. Un primo sospiro di sollievo per il neo primo cittadino, anche se al vaglio lo aspettano tutta una serie di problemi che non farebbero dormire nessuno. Soprattutto se il pensiero va alle ex municipalizzate e ai loro debiti in bilancio, come quelli di Ama e Trambus. Aziende che potrebbero finire in liquidazione. «Ci si augura», ha proseguito Alemanno, «lo sblocco dei finanziamenti regionali per un miliardo e 400 milioni di euro entro la prossima settimana. Qualcosa è già arrivato, 50 milioni di euro». L’IRA DI MARRAZZO. Crisi economica, due pesi due misure. Il governatore del Lazio sbatte i pugni sul tavolo. «Ancora non c’è stato presentato quello che potrebbe essere l’intervento a favore del Comune di Roma», ha detto Piero Marrazzo, «la Regione Lazio è solidale con la capitale per cui è importante un intervento del governo, ma questo non può costituire due velocità. Il debito e le problematiche della Regione Lazio non possono essere affrontate in un modo e quelle del Comune di Roma in un altro. Devono essere coordinate perché le due istituzioni sono legate per tantissimi obiettivi, non solo di bilancio ma di realizzazione. E i cittadini sono gli stessi». Ma l’impressione è che per Marrazzo siano cominciati i tempi cupi. PROVINCE. Salta, almeno per ora, ogni ipotesi di eliminazione delle comunità montane e delle nove province di grandi città dove dovrebbero sorgere le città metropolitane. Sulla materia si tornerebbe a discuterne a settembre. Mentre per il momento sembra sicuro il ritorno dello spettro della reintroduzione dei ticket sanitari. Marco Castoro