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 2008  giugno 19 Giovedì calendario

Un jet costruito in sartoria. ItaliaOggi 19 giugno 2008 Niente code, sale d’attesa affollate e ritardi

Un jet costruito in sartoria. ItaliaOggi 19 giugno 2008 Niente code, sale d’attesa affollate e ritardi. I voli privati risolvono tutti i disagi degli aeroporti e in più offrono i comfort di vere e proprie alcove di lusso. I modelli di aerei in vendita sono numerosi, ma è con la personalizzazione di ogni dettaglio che si rende irripetibile ogni velivolo. Il vero sogno proibito, perfino per i manager più facoltosi, è l’Airbus A380, che da aereo di linea per le grandi compagnie si trasforma in un vero e proprio ufficio volante, dotato di tutti i desideri prevedibili e non solo. Oltre alla sala conferenze, è possibile costruire al suo interno camere da letto, una sala karaoke, un garage al piano inferiore e perfino una palestra con centro benessere. Il prezzo base del velivolo è di 260 milioni di euro, ai quali se ne aggiungono altri 150 per i gadget supplementari e la realizzazione degli sfarzosi interni. Il primo A380 venduto (soprannominato il Flying palace) appartiene al principe saudita Al Waleed Bin Talan, un secondo è stato ordinato da Michael Ezra, l’uomo più ricco dell’Uganda. Più economici l’Airbus A318 Elite, l’Airbus Corporate Jet e il Boeing Business Jet (BBJ), che coniugano le esigenze personali e il comfort a prezzi inferiori. Costo base del BBJ è di 35 milioni di dollari, ma la cifra finale può arrivare fino a 50 milioni di dollari. La Boeing, infatti, fornisce gli aerei in configurazione «verde», sono cioè da allestire e rifinire in ogni particolare. Il vero valore aggiunto di queste regge volanti sono proprio gli interni. La fantasia non ha limiti neppure sui modelli meno faraonici, così i complementi d’arredo sono ricercati e stravaganti: rifiniture in madreperla, soffitti dorati, mobiletti di legni esotici, tappeti intrecciati a mano e perfino un sistema di difesa missilistico per i più temerari. Sicché sono proprio le ditte di allestimento delle cabine a dare un valore aggiunto agli aeromobili privati. Una delle più famose è l’americana Associated Air Center che ha sede in Texas e clienti sparsi in tutto il pianeta, dal Medio Oriente fino all’India e alla Cina. E le concorrenti europee non sono da meno. La compagnia tedesca Lufthansa possiede al suo interno la sezione Technik, che si occupa della manutenzione e dell’allestimento degli interni degli aeroplani nella sede di Amburgo. La svizzera Jet Aviation non si occupa solamente della personalizzazione degli aerei, ma ha inaugurato a Basilea uno dei più grandi hangar europei per i privati: 10 mila metri quadrati per accogliere allo stesso tempo un Airbus A 380, il suo concorrente Boeing 747 e tre jumbo jet di medie dimensioni. Alex Naboko, designer di Minsk, è l’arredatore di molti aerei russi. Capace di coniugare la bellezza degli spazi ridotti con le richieste più eccentriche, la sua fama è legata all’abilità nell’impiego di materiali pregiati a bordo dei velivoli più angusti. Bisognerà aspettare invece fino al 2012 per avere un sostituto del mitico Concorde. La Gulfstream Aerospace amplierà la sua gamma di veicoli con il G650: un capolavoro che promette di collegare Parigi a New York in sole sei ore. Per la cifra di 58 milioni di dollari, 18 passeggeri potranno viaggiare nel massimo comfort, grazie alla cucina, al telefono satellitare e al collegamento internet. Altamente personalizzabile anche questo jet, sarà in grado di atterrare perfino negli aeroporti più piccoli. Peccato però che non tutti possano parcheggiare in giardino e pilotare un proprio Boeing 707 come l’attore statunitense John Travolta. Per chi non potesse ancora permettersi l’acquisto di uno di questi gioielli non è esclusa la possibilità volare in libertà. Ci sono compagnie specializzate, come la Global Jet, che affittano svariate tipologie di aerei, jet o elicotteri per singole tratte. Il servizio comprende anche il personale di bordo e qualsiasi altra esigenza del cliente. Una sorta di servizio di taxi tra le nuvole, che rende accessibile i privilegi di un volo privato a tutti. O quasi. Marianna Venturini