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 2008  giugno 18 Mercoledì calendario

Se New York cancella le auto. La Repubblica 18 giugno 2008 La Grande Mela ha ambizioni di trasformarsi in un paradiso verde, dove i newyorchesi si troveranno a camminare o andare in bicicletta tranquillamente in mezzo alla strada senza timore di essere travolti da auto, taxi o autobus

Se New York cancella le auto. La Repubblica 18 giugno 2008 La Grande Mela ha ambizioni di trasformarsi in un paradiso verde, dove i newyorchesi si troveranno a camminare o andare in bicicletta tranquillamente in mezzo alla strada senza timore di essere travolti da auto, taxi o autobus. L´iniziativa, che affiancherà la metropoli statunitense a tante città europee nelle quali le domeniche senza auto sono da tempo consuetudine, parte da Michael Bloomberg. Il sindaco, mettendo le mani avanti contro possibili proteste, ha subito messo in chiaro che New York non ha mai paura di sperimentare e che questa iniziativa di isole pedonali sarà per ora solo una prova. «Se andrà bene lo faremo ancora, se andrà male non lo ripeteremo più» ha detto il sindaco e con queste parole è riuscito a far digerire una proposta che piace ai cittadini che amano il verde ma è vista male dai negozianti e da chi teme ingorghi di traffico lungo le strade fuori adiacenti il centro. L´esperimento di Bloomberg si farà per tre sabati successivi in agosto, quando a New York ci sarà un corridoio lungo quasi dieci chilometri dove per sei ore la gente potrà sperimentare, per dirla con il sindaco, affiancato nella promozione dell´iniziativa dal campione delle due ruote Lance Armstrong e dal cantante David Byrne, un appassionato ciclista, che «Pedoni e biciclette della Big Apple hanno uguale diritto di cittadinanza di auto, camion, taxi». Il primo sabato senza traffico da Park Avenue al porte di Brooklyn sarà il 9 agosto. Non soltanto non ci saranno veicoli a motore in movimento ma pure le auto parcheggiate dovranno trovare una diversa collocazione dalle 7 del mattino alle 13, per dare precedenza alle esigenze dei pedoni. Questo serpente verde dalla 72sima Street fino a Brooklyn all´imboccatura dell´omonimo ponte diventerà spazio pubblico lungo il quale sono previste molte attività salutiste. Non solo gente in bicicletta o sui pattini in linea, ma anche classi di aerobica, gruppi di tai-chi cinese e lezioni di yoga. L´iniziativa rientra in un ampio programma per fare di New York un parco verde e incoraggiare un maggior uso della bicicletta. In città infatti c´è un anello ciclabile che si snoda intorno a Manhattan. nato in momenti successivi, tanto che inizialmente neppure i newyorchesi si erano resi conto di avere a disposizione una pista ciclabile che va dalla punta estrema meridionale dell´isola e si snoda lungo il fiume East a destra e il fiume Hudson sulla sinistra. La tutela dei ciclisti è diventata, in particolare, un´emergenza: l´uso della bici a New York è aumentato del 77 per cento tra 2000 e 2007, ma sono aumentati anche gli incidenti mortali, perché l´anno scorso 23 ciclisti hanno perso la vita nelle strade di New York, un record negli ultimi otto anni. Tale l´impatto emotivo delle morti dei ciclisti, che sono nati dei memoriali, fatti con biciclette dipinte di bianco, come fantasmi, incatenate a un palo nel luogo dell´incidente. Se ne contano 35 finora, documentate in un servizio fotografico sull´ultimo numero del settimanale New York. Mentre migliaia di newyorchesi hanno applaudito il coraggio del sindaco, contemporaneamente centinaia di negozianti hanno sollevato un coro di proteste. Dicono che le isole pedonali avranno un impatto negativo sul loro business e alcuni affermano che i loro affari dipendono quasi esclusivamente dalla possibilità della clientela di avere facile accesso al centro con l´auto. Andrea Visconti