La Repubblica 17 giugno 2008, ANTONIO CIANCIULLO, 17 giugno 2008
Che smog farà. La Repubblica 17 giugno 2008 Tra pochi anni potrebbe diventare un´abitudine. Un´occhiata al giornale, alla rubrica "Che smog farà", prima di scegliere il giorno in cui correre al mattino o andare a giocare con i bambini nel parco
Che smog farà. La Repubblica 17 giugno 2008 Tra pochi anni potrebbe diventare un´abitudine. Un´occhiata al giornale, alla rubrica "Che smog farà", prima di scegliere il giorno in cui correre al mattino o andare a giocare con i bambini nel parco. stata l´Unione europea a decidere di aprire una nuova finestra informativa, un servizio per permettere a tutti di organizzare la vita quotidiana diminuendo l´impatto dell´inquinamento: oltre alle nuvole l´antica arte della previsione, modulata in chiave scientifica, verrà applicata alle decine di sostanze indesiderate con cui i nostri polmoni sono costretti a convivere. Conoscere con un certo anticipo il livello di smog che pesa su ogni città potrà servire anche a pianificare con maggiore efficacia le misure necessarie a ridurre il rischio. Gli stop alle auto, le targhe alterne, le domeniche dei pedoni potranno essere organizzati in modo più oculato: continueranno a dare un contributo modesto in termini di media mensile dello smog, ma forse si riuscirà ad abbassare le punte dell´inquinamento. «Per consentire il nuovo filone di analisi è stato necessario cambiare lo statuto dell´Ecwmf, il centro europeo che fino a ieri si occupava soltanto di previsioni meteorologiche», spiega Alberto Maurizi, il ricercatore dell´Isac, l´Istituto di scienze dell´atmosfera e del clima del Cnr di Bologna che partecipa al progetto europeo. «A un certo punto ci si è resi conto che limitarsi a prevedere il tempo senza occuparsi dell´effetto prodotto a livello sanitario non era più sufficiente. Per questo è stato varato Gems, il progetto europeo che impegna 31 laboratori». Dal punto di vista teorico lo sforzo non è stato banale. Già la meteorologia è una scienza complessa, che deve tener conto di tutte le variabili di un sistema caotico come quello dell´atmosfera (e infatti solo recentemente si è riusciti a ottenere una buona attendibilità nell´arco dei 6 giorni). Ma per sapere che effetto farà sulla nostra salute una settimana di solleone ad agosto o un giornata di pioggia a settembre bisogna incrociare questi dati con l´esame degli inquinanti. «Un passaggio difficile», continua Maurizi, «perché, ad esempio, le sorgenti delle polveri sottili sono in parte naturali, come la sabbia del deserto e il sale marino, e in parte antropiche, come i tubi di scappamento e i freni delle auto. Si tratta di calcolare l´andamento delle emissioni e di incrociarlo con i dati riguardanti l´umidità dell´aria, i venti, le temperature: in pratica esaminare le possibili interazioni di 35 composti chimici usando un centinaio di equazioni». Ed è per questo che i modelli elaborati dai vari centri danno risultati diversi. Basta aprire il sito http://gems. ecmwf. int per vedere come, a secondo dell´impostazione di calcolo scelta, le mappe dell´Europa si colorino diversamente cliccando sulla presenza di ozono, o biossido di azoto, o monossido di azoto (le polveri sottili sono studiate ma non ancora inserite). Prendiamo le previsioni per domani secondo il modello elaborato dall´Isac. Le piogge delle settimane scorse e la stagione calda partita in ritardo rendono la situazione piuttosto tranquilla dal punto di vista dell´ozono: verso mezzogiorno solo sull´Italia centrale e in parte di quella settentrionale si supereranno i 100 microgrammi per metro cubo, meno della metà della soglia di attenzione che è di 180 microgrammi per metro cubo. Alle 15 in Liguria si arriverà a valori compresi tra 140 e 160 microgrammi. Con una previsione del genere si possono pianificare gite in bicicletta e maratone: ma sarà molto difficile trovare ancora questi livelli di inquinamento tra poche settimane, quando l´estate darà il meglio di sé. E, quando arriveranno i picchi di ozono, sarebbe interessante scoprirne l´evoluzione zona per zona, perché i cambiamenti da un quartiere all´altro possono essere significativi. Ma per ottenere questo livello di dettaglio bisognerà aspettare i tempi supplementari della ricerca: per ora le previsioni sono basate su una griglia composta da quadrati con un lato di 40 chilometri. Entro un paio di anni, inoltre, si prevede di trovare un´intesa metodologica che permetterà di unificare i vari modelli arrivando a una previsione ufficiale di tre giorni che comprenderà un numero superiore di inquinanti. Anche allora ripararsi dallo smog non sarà facile come prendere l´ombrello quando piove, ma qualche danno si potrà evitare. ANTONIO CIANCIULLO