La Repubblica 17 giugno 2008, ALBERTO D´ARGENIO, 17 giugno 2008
La stretta Ue sulle agenzie di rating. La Repubblica 17 giugno 2008 in arrivo la stretta Ue sulle agenzie di rating, le società come Fitch, Standard and Poor´s e Moody’s chiamate a giudicare i bilanci di aziende e Stati certificandone l´affidabilità nel rimborsare gli investitori
La stretta Ue sulle agenzie di rating. La Repubblica 17 giugno 2008 in arrivo la stretta Ue sulle agenzie di rating, le società come Fitch, Standard and Poor´s e Moody’s chiamate a giudicare i bilanci di aziende e Stati certificandone l´affidabilità nel rimborsare gli investitori. Presto, dunque, i controllori saranno controllati da una apposita autorità europea. O per lo meno è quanto intende proporre il commissario Ue al mercato interno, Charlie McCreevy, tenendo fede alle promesse fatte all´indomani della crisi dei mutui subprime quando, per colpa di un conflitto di interessi, le agenzie hanno promosso i prodotti finanziari che poi hanno portato al collasso del credito mondiale. Un caso che non si deve più riproporre. Il commissario irlandese ha parlato da Dublino, capitale ancora sotto shock per la bocciatura al nuovo trattato Ue che rischia di mandare in tilt l´Europa a 27. Ma si riparte, e ogni responsabile Ue nel suo settore cerca di ricordare che Bruxelles è in grado di incidere positivamente sulla vita dei cittadini. Da qui la proposta di McCreevy su un settore che i suoi esperti hanno passato al setaccio dalla scorsa estate. Tra qualche mese, ha annunciato, presenteremo misure di regolazione "mirate". Anzitutto si prevede l´istituzione di un´Authority europea con un ruolo di supervisione esterna sull´operato delle agenzie. Una necessità visto che, ha sottolineato McCreevy, «nonostante i controlli sul rispetto dell´attuale codice delle agenzie (Iosco), in occasione della crisi dei suprime nessun supervisore è riuscito ad andare al di là di una semplice annusata del marcio che c´era nel cuore del processo di valutazione della finanza strutturata». E anche i codici di condotta autonomi si sono dimostrati insufficienti per evitare che la crisi partita dagli Stati Uniti si propagasse in Europa. Il piano di McCreevy prevede dunque di assoggettare le agenzie a un sistema di registrazione a livello europeo, di rafforzare la loro sorveglianza e riformarne la governance, probabilmente con quel regolatore europeo addetto alla vigilanza e alla supervisione proposto a suo tempo da Christine Lagarde, ministro dell´Economia della Francia. Paese che, insieme alla Germania, è grande sponsor della regolamentazione del settore. E l´idea dovrebbe essere rilanciata proprio in occasione della prossima riunione dei ministri delle finanze Ue (Ecofin) dell´8 luglio in attesa della proposta ufficiale della Commissione. Ad ogni modo lo schema tracciato da McCreevy non prevede una valutazione specifica dei singoli casi, bensì una supervisione esterna di strategie e procedure degli istituti di rating con la creazione di quelle che sono già state ribattezzate "muraglie cinesi" contro i conflitti di interesse. Una serie di contromisure che, ha garantito il commissario Ue, saranno definite nel dialogo "tra pari" in corso con Usa, Russia, India e Cina. Proprio negli Usa nei giorni scorsi la Sec, regolatore dei listini americani, ha proposto una riforma del settore proprio con l´intento di mettere fine al conflitto di interessi proibendo alle agenzie di valutare un pacchetto finanziario che hanno partecipato a creare, esattamente l´anello debole nella catena che ha permesso il terremoto subprime. ALBERTO D´ARGENIO