Antonella Zugna, tgcom 1/6/07, 15 giugno 2008
notizie su giorgio pasotti e nicoletta romanoff Si sono conosciuti sul set di «Un anno a primavera», film tv previsto nei prossimi mesi sugli schermi di Raidue
notizie su giorgio pasotti e nicoletta romanoff Si sono conosciuti sul set di «Un anno a primavera», film tv previsto nei prossimi mesi sugli schermi di Raidue. E da allora non si sono più lasciati. 31 anni lui, bergamasco, cinque lingue in tasca e un passato da campione europeo e mondiale di wushu, antichissima arte marziale cinese, prima di approdare al cinema d’autore con Gabriele Muccino e alla fiction di successo con «Distretto di polizia». Romana lei, padre avvocato e senatore della Repubblica, madre addirittura di stirpe imperiale, il solito Muccino come pigmalione in «Ricordati di me». E, in ultimo, 25 anni e due figli, il che basterebbe già a farne un’aliena. «In questo senso sì, visto che ormai le donne, soprattutto in Italia, fanno i figli dopo la trentina. Ma io ho sempre avuto una vocazione verso questo lato della vita. Per me la famiglia e gli affetti sono fondamentali. Niente mi può dare di più». Nicoletta parla sotto lo sguardo adorante del compagno. Si tormenta i capelli biondi, tagliati da pochi giorni, «tanto mi ricrescono in un lampo », e abbassa la voce per dire se desidera altri figli. «Mi piacciono le famiglie numerose» ammette con un sorriso prima di perdersi nella descrizione dei suoi piccoli: «Francesco ha 5 anni, Gabriele quasi 4. Adoro stare con loro. Sono una mamma a 360 gradi, nel senso che ricopro vari ruoli e non ho una tata: ci gioco come una bambina, mi butto per terra, vado al parco. Poi magari mi accorgo che è tardi e divento severa. E dopo cinque minuti sono pronta a coccolarli di nuovo. Può sembrare un po’ confusionario, ma in realtà ho la testa ben salda e la situazione sempre sotto controllo. Non sono particolarmente ansiosa e, se stanno davvero male, non mi spaventa nulla, così come succede a tutte le mamme». Il padre dei bambini è Federico Scaramaglia dal quale si è separata da qualche tempo. Sull’argomento preferisce sorvolare. Confessa solo che soprattutto agli inizi per lei e Pasotti non è stato semplice. «Dall’amore però nasce sempre qualcosa di buono. E per dei bambini penso che sia importante vedere una mamma felice e serena ». Così come lo è lei, che in Giorgio Pasotti non solo ha trovato l’anima gemella ma anche un ideale compagno di lavoro. «Mi fido ciecamente del suo giudizio e accetto le sue critiche. Non vedo alcun rischio nel lavorare insieme. Anche perché se una storia d’amore traballa per questo, allora vuol dire che non aveva basi solide. E poi trovo sia bello condividere tempo ed esperienze con la persona a cui vuoi bene. La verità è che a voler tenere separato il cuore dal lavoro sono soprattutto gli uomini». Lui in effetti se ne esce con un «è un caso e non è detto che si ripeterà». Ammette che «è difficile dividere i sentimenti veri dal lavoro» ma poi, con quel suo viso da eterno bambino, scodella due importanti progetti che li vedranno protagonisti, l’uno accanto all’altra, al cinema e in tv. «Tra qualche mese cominceremo a girare un film sui due terroristi di destra, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, condannati all’ergastolo per la strage di Bologna. Il produttore è Claudio Bonivento, il regista Francesco Patierno. Nessun intento di esaltarli, ci mancherebbe. Ma vorremmo porre l’accento su loro due, sulla loro storia d’amore, ma anche sull’educazione ricevuta, analizzando la situazione di un’epoca in cui nascere da una parte o dall’altra di una strada poteva cambiarti il destino». Giorgio Pasotti sa perfettamente che l’argomento è delicato e ancora molto controverso. «Premetto che il nostro non sarà un film ideologico, ma realistico, senza giudicare nessuno perché non è il nostro compito. Sono sicuro che ci saranno molte critiche. Ma ben vengano. Credo che il cinema abbia un dovere civile e morale e mi sta bene andare contro la tendenza di tanti film comodi e facili. Si discuterà? Benissimo ». Il coinvolgimento dell’attrice nel progetto è successivo al suo. «Il merito o demerito va ascritto al produttore Claudio Bonivento. Durante una cena, alla quale mi ha accompagnato Nicoletta, lui l’ha guardata e si è illuminato: ”Francesca Mambro sei tu”. Ed è vero, lei ha una somiglianza con la Mambro più forte di quanto ce l’abbia io con Fioravanti». Non solo. Pasotti e Romanoff faranno coppia anche in un film tv dedicato alla storia d’amore per eccellenza, ovvero «Romeo e Giulietta». «Già, il fatto è che abbiamo siglato un contratto per 50 film insieme» • continua a pag. 39 • continua da pag. 34 @ www.sorrisi.com NICOLETTA ROMANOFF E GIORGIO PASOTTI NELLA FOTOGALLERY Due storie diversissime, ma unite dal tono di tragedia e di romanticismo. Sono quelle a cui presteranno i loro volti Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff. La vicenda di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti è legata alla strage di Bologna dell’agosto 1980, in cui morirono 85 persone. I due terroristi di destra, in carcere dall’81 lui e dall’83 lei, sono stati condannati all’ergastolo e attualmente godono della semilibertà. Mambro e Fioravanti, che facevano già coppia nel ”79, si sono sposati a Rebibbia nel 1985 e 6 anni dopo hanno avuto una figlia. La storia di Giulietta e Romeo è nota e resa immortale dal dramma di William Shakespeare. I due giovani di Verona si amano nonostante le loro famiglie, i Capuleti e i Montecchi, siano acerrime nemiche. Tutto finisce in tragedia, come nel 1968 ha narrato Franco Zeffirelli nel film dal titolo «Romeo e Giulietta». del 1997 la versione espressionista, da opera rock, di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio e Claire Danes. Insieme sul set per due tragedie