Francesca Sibani Vanity Fair numero 24 18/6/2008, 18 giugno 2008
In India, dove a maggio i prezzi al consumo sono lievitati del 7,57 per cento (record degli ultimi tre anni e mezzo), i fedeli, anziché donare alle divinità frutta, dolci, latte, soldi ecc
In India, dove a maggio i prezzi al consumo sono lievitati del 7,57 per cento (record degli ultimi tre anni e mezzo), i fedeli, anziché donare alle divinità frutta, dolci, latte, soldi ecc., si limitano a recitare preghiere, oppure diradano le visite per risparmiare in offerte. Girijamma, sacerdotessa del tempio Maryamma a Bangalore: «Le persone che visitano il nostro tempio provengono dalle classi sociali media e medio-bassa. Ultimamente non portano più cesti di fiori, noci di cocco e riso. Al massimo, una cosa alla volta». Un anno fa a Calcutta una ghirlanda di tageti (i tradizionali fiori arancio), costava due rupie (tre centesimi di euro), ora ne costa cinque. Mentre il prezzo di hibiscus è salito in poco tempo da quindici a trentacinque rupie.