Alessandra Farkas Corriere della Sera 13 /6/2008, 3 giugno 2008
Le donne si eccitano di più guardando una femmina nuda piuttosto che un maschio. Lo dicono gli scienziati del Center for Addiction and Mental Health dell’Università di Toronto, autori di uno studio sulla sessualità delle donne nordamericane
Le donne si eccitano di più guardando una femmina nuda piuttosto che un maschio. Lo dicono gli scienziati del Center for Addiction and Mental Health dell’Università di Toronto, autori di uno studio sulla sessualità delle donne nordamericane. Durante la ricerca gli scienziati hanno mostrato a un campione di signore video di uomini e donne nudi, in vari contesti, erotici e non, per misurare l’eccitazione genitale attraverso un «fotopletismografo». Dalle trascrizioni del sofisticato apparecchio è emerso che, davanti a un maschio atletico che fa yoga nudo, le donne eterosessuali non si eccitano né più né meno che nel contemplare le immagini dell’Himalaya ricoperto di neve. Quando le stesse donne vedono una femmina nuda che fa ginnastica, al contrario, la circolazione sanguigna nei loro genitali aumenta considerevolmente. La dottoressa Meredith Chivers, che ha guidato lo studio: «Quello che importa veramente alle donne non è il sesso dell’attore nel video ma il grado di sensualità che emana dalla scena stessa. Le donne sono più stimolate da video di autoerotismo, e ancora di più da scene di coppie, etero o gay, che hanno rapporti sessuali. Ma concludere che tutte le donne sono bisessuali in base alle loro reazioni in questo studio trascurerebbe la complessità e multidimensionalità della sessualità femminile. L’apparente flessibilità delle donne dimostra semplicemente una maggiore predisposizione alla bisessualità rispetto al mondo maschile».