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 2008  giugno 11 Mercoledì calendario

la Repubblica, giovedì 12 giugno VENEZIA - Nella capitale del Nordest la giustizia alza bandiera banca: ci sono 10

la Repubblica, giovedì 12 giugno VENEZIA - Nella capitale del Nordest la giustizia alza bandiera banca: ci sono 10.400 mila fascicoli arretrati. E così 135 udienze d´Appello cono già state programmate per il 2015. Non basta, perché il Tribunale dei minori è stato costretto, dalla mancanza di personale, a sospendere per tre mesi le procedure di adozione, dal primo giugno. Quelli di Venezia sono giudici sommersi dalle carte in processi di cui non riescono a stilare neanche le sentenze di prescrizione. Un panorama disastroso che il presidente della Corte d´Appello di Venezia, Manuela Romei Pasetti, tratteggia di fronte a Giorgio Napolitano, capo dello Stato e presidente del Csm, in un colloquio privato di venti minuti culminato con la richiesta di un aiuto immediato. «Siamo al collasso», ribadisce il magistrato «la carenza di personale amministrativo, rispetto all´organico previsto, ha superato il 30 per cento e in Corte d´Appello ci manca un terzo dei consiglieri previsti dal ministero». A ciò si aggiunge un frazionamento logistico che costringe ogni giorno giudici e avvocati a peregrinare per calli e ponti, perché il distretto giudiziario - privo di una sede unitaria - si articola in una miriade di uffici, a volte piuttosto lontani tra loro. «Qui a Venezia la vita è cara, non si trovano case in affitto e il personale, appena può, scappa», commenta Romei Pasetti che insiste polemicamente: «Il risultato è che al Sud gli organici sono al completo mentre noi siamo a un passo dalla paralisi completa». La sospensione dell´iter giudiziario delle adozioni ha suscitato proteste indignate da parte delle coppie che attendono l´affidamento di un bambino e la presidente del Tribunale dei Minori ha parlato di «catastrofe della giustizia». Ma non si tratta dell´unica situazione abnorme di un sistema penale e civile che, per inefficienza e arretratezza, stride rispetto al dinamismo del Veneto. Ci sono cancellerie con montagne di fascicoli ammucchiati a ridosso delle pareti che incombono, pericolosamente, sulla testa degli impiegati. C´è Palazzo Grimani, sede della Corte, che non è a norma rispetto alle norme antincendio ed è privo di bagni per i disabili... «E la dotazione informatica, che dovrebbe sveltire il nostro lavoro, è a livelli umilianti», rincara il presidente della Corte d´Appello «tanto che ho dovuto personalmente chiedere in prestito dieci computer alla Regione perché ci sono magistrati ai quali il pc neppure si accende». Paradossi, come la circolare emanata tempo fa dal presidente del Tribunale, Attilio Passannante, che ha invitato i giudici a diluire ulteriormente le udienze, pena il collasso definitivo. Provvedimento inaccettabile, secondo il presidente dell´Ordine degli avvocati, Daniele Grasso, che ha lamentato i tempi già «patologici» degli atti civili e penali. La circolare è stata «congelata» dalla Corte d´Appello. Ma l´emergenza continua. Filippo Tosatto