ItaliaOggi 12 giugno 2008, Franco Adriano, 12 giugno 2008
Alemanno mister 10 mld, di debiti. ItaliaOggi 12 giugno 2008 Francesco Rutelli l’ha scampata davvero bella a non vincere la corsa per la poltrona di sindaco di Roma
Alemanno mister 10 mld, di debiti. ItaliaOggi 12 giugno 2008 Francesco Rutelli l’ha scampata davvero bella a non vincere la corsa per la poltrona di sindaco di Roma. Ieri, il neo-sindaco, Gianni Alemanno, di certo il pensiero maligno l’ha avuto. Insieme ai tecnici di via XX settembre, infatti, ha concluso la due diligence sui conti del comune di Roma e i debiti comprensivi dei conti delle società municipalizzate hanno sfondato il tetto di 10 miliardi di euro: un’enormità. Una cifra che non è assorbibile nemmeno lontanamente con il credito pur di enorme entità (che ammonterebbe a 1,2 miliardi di euro circa) che la regione Lazio del governatore, Piero Marrazzo, ha reso privilegiato anche su impulso del governo. Alemanno aveva capito che qualcosa di grave non andava quando gli è stato fatto notare che l’ultimo bilancio del comune di Roma non risultava controfirmato dal segretario generale Vincenzo Gagliani Caputo («Sulle motivazioni», aveva commentato il sindaco, «andrà richiesto a lui»). Fatto sta che al sindaco Alemanno non resterà che inventarsi qualche mossa, di finanza tradizionale o creativa, in collaborazione con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, per riuscire a pagare gli stipendi di giugno dei dipendenti del municipio della capitale: circostanza ad oggi tutt’altro che scontata. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il sindaco dovrà procedere ad una immediata cartolarizzazione dei crediti per munirsi di una liquidità necessaria per non fare inceppare fin da subito la macchina comunale. Poi dovrà dedicarsi anche all’introduzione di qualche nuova tassa. Ma può Alemanno esordire rivolgendosi con il piattino in mano ai cittadini romani, dopo aver negato questa ipotesi lungo tutta la campagna elettorale? No, di certo, visto anche che le addizionali per quanto riguarda Roma sono già ai livelli più alti (e meno male che almeno l’Ici sulla prima casa è stata già abolita). Così, a pagare i debiti della passata gestione saranno i turisti, pagando quella tassa di soggiorno che nel 2006 il vice-premier, Francesco Rutelli, provò ad introdurre nella Finanziaria (insieme alla tassa di scopo), senza riuscirci. Come allora (vedi altro articolo sotto) gli albergatori scenderanno sul piede di guerra, ma questa volta (vista la scarsa propensione del ministro dell’economia Giulio Tremonti ad immaginare trasferimenti straordinari per la capitale), pare proprio che sarà inevitabile. Va da sé che per la realizzazioni che vorrà mettere in campo in futuro di una volta in volta una tassa di scopo sarà sempre dietro l’angolo. Intanto, però, a Alemanno verranno concessi poteri speciali, proprio per affrontare la grave crisi economico-finanziaria, con un decreto legge che verrà portato al vaglio del Consiglio dei ministri già la prossima settimana. «Stiamo lavorando molto intensamente con il ministro Tremonti e io devo ringraziare tutto il ministero del Tesoro per l’attenzione e la serietà con cui si stanno affrontando i problemi di Roma dal punto di vista economico e finanziario» ha detto ieri Alemanno sottolineando come in sede di discussione sulla prossima Finanziaria «bisognerà avviare un intervento su Roma che stiamo studiando nei suoi diversi aspetti». Franco Adriano