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 2008  giugno 12 Giovedì calendario

Festa del Cinema, verso l’ultimo ciak. ItaliaOggi 12 giugno 2008 I debiti del Campidoglio sono quasi 10 miliardi

Festa del Cinema, verso l’ultimo ciak. ItaliaOggi 12 giugno 2008 I debiti del Campidoglio sono quasi 10 miliardi. Il Comune di Roma rischia addirittura il dissesto economico. C’è chi parla di un imminente decreto del governo, chi invece prevede la richiesta di un prestito straordinario. Il sindaco Gianni Alemanno non sa più che pesci pigliare per trovare un assestamento di bilancio. Se la prende con il suo predecessore Walter Veltroni che l’ha lasciato in mezzo ai debiti. Anche se il Pd assicura che la copertura economica c’è. Sta di fatto che le spese sono congelate, i soldi che devono arrivare dalla regione Lazio viaggiano con ritardi biblici, i grandi eventi della Roma veltroniana rischiano tutti da scomparire. Pure l’Estate romana e la Notte bianca. E la Festa del Cinema? Oggi l’attesa conferenza stampa che cercherà di far luce sulla kermesse in programma dal 22 al 31 ottobre 2008 che si appresta a vivere una edizione alquanto ricca di turbolenza, seppure la nomina di Gian Luigi Rondi alla guida della Fondazione abbia un po’ rassicurato sponsor e investitori. Ma parliamo di soldi. Il budget della Festa del Cinema nel 2007 è stato di oltre 17 milioni e mezzo di euro. Della Fondazione fanno parte regione Lazio, comune e provincia di Roma, la camera di commercio capitolina e Musica per Roma. Dagli enti locali di contributi ne arriveranno ben pochi, di sicuro meno rispetto agli altri anni, visto anche il momento poco felice dei cassieri di Pisana e Campidoglio. Da comune e regione arriveranno (si spera) 3 milioni, uno e mezzo ciascuno. La provincia contribuirà con un altro milione. E siamo a 4. Si potrebbe arrivare a 6 se la camera di commercio confermasse i 2 milioni (1,8 per l’esattezza) stanziati nel 2007. Ma il punto è questo. Ai vertici della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura si è aperto un dibattito sull’opportunità o meno di tuffarsi in maniera così determinata in un’avventura nell’occhio del ciclone e molto costosa. Il presidente Andrea Mondello, addirittura, starebbe pensando a lasciare l’incarico nel cda della Fondazione (al suo posto andrebbe un funzionario). La notizia, se confermata, avrebbe del clamoroso. Mondello è stato uno dei promotori dei grandi eventi che hanno dato lustro alla Roma di Veltroni e di Bettini, ma dalla coppia targata Pd ha incassato una delle delusioni più pesanti della sua carriera (la non candidatura a sindaco nelle ultime elezioni comunali). Da allora ha continuato il suo percorso di uomo e manager trasversale e competente, finendo per riposizionarsi rivedendo alcune scelte compiute in passato. Ora però potrebbe lasciare la Festa del Cinema e rivedere anche l’impegno economico, una vera manna dal cielo per le casse di Rondi e della Fondazione, anche se le entrate più ghiotte arriveranno dagli sponsor e dalla vendita dei biglietti. Intanto va detto che il budget a disposizione è sceso da 17,6 milioni del 2007 ai 16 del 2008. E non tutti gli sponsor sembrano ben contenti di partecipare a un’edizione della Festa che rischia di essere in tono minore, sia per quanto riguarda i film in concorso, sia per quanto concerne le star da invitare (e pagare!). A esempio l’Oreal ha già fatto sapere che a Roma non ci sarà, preferisce la Biennale di Venezia. Anche altri sponsor hanno declinato la pertecipazione, seppure la maggior parte dei 170 partner della scorsa edizione hanno riconfermato il proprio impegno. Sono stati mesi molto difficili per gli organizzatori e il marketing è stato spesso assalito dalle domande e dalle apprensioni. L’arrivo di Rondi, comunque, ha placato gli animi. Dunque, la terza edizione della Festa probabilmente si farà, anche se non raggiungerà i fasti del passato. Ma quello che a oggi sembra quasi sicuro è che a ottobre potrebbe andare in scena l’ultimo ciak. Del domani non c’è certezza. Marco Castoro