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 2008  giugno 11 Mercoledì calendario

Finmeccanica si fa ricca in Pakistan con la caccia a Bin Laden. ItaliaOggi 11 giugno 2008 C’è un made in Italy che va alla grande

Finmeccanica si fa ricca in Pakistan con la caccia a Bin Laden. ItaliaOggi 11 giugno 2008 C’è un made in Italy che va alla grande. Si tratta dell’industria bellica che tra mezzi corazzati, aerei, navi e pezzi di ricambio vari fa affari d’oro. La relazione presentata al parlamento sull’export e l’import dei materiali d’armamento registra un segno positivo. Grazie soprattutto a inattesi exploit come una importante commessa verso il Pakistan per sistemi di difesa antiaerea di puntamento e quelle per pattugliatori e artiglierie navali per la Turchia. Ma è soprattutto l’approviggionamento per la difesa dei cieli del paese più esposto contro lo spettro di Bin Laden che la nostra industria va avanti. Ma è tutto il settore che è in buono stato di salute grazie alle 1.391 autorizzazioni all’esportazione di materiale di armamento concesse lo scorso anno. Un giro d’affare, che per i contratti definitivi, si aggira sui 2.369.006.383 euro ai quali devono aggiungersi i quasi 2 milioni di euro di finanziamenti dei programmi intergovernativi. L’incremento delle attività autorizzate rispetto al 2006 in pratica è di poco più del 9%. Con un volume finanziario di 442,9 milioni di euro fra gli esportatori come valore finanziario primeggia l’Mbda Italia, azienda leader in sistemi d’armi partecipata da BAe Systems (37,5%), Eads (37,5%) e Finmeccanica (25%). Seguono poi Intermarine (244,8 milioni), Fincantieri (circa 190 milioni), Agusta Westland che continua a piazzare elicotteri in giro per il mondo e non solo alla presidenza americana (190 mln), Oto Melara (167,65 mln), Galileo Avionica (160,99 milioni), Avio (143,1) Iveco (107,3), Alenia Aermacchi (95,3 milioni) e Orizzonte sistema navali (59,4 milioni di euro): sei di queste aziende sono possedute o partecipate in varia misura dal gruppo Finmeccanica alla cui presidenza è stato confermato nei giorni scorsi dal governo Pier Francesco Guargaglini. Finmeccanica, in pratica, «ha confermato la sua azione predominate per quanto riguarda la proiezione estera della nostra industria per la difesa (70% delle operazioni autorizzate) anche se in misura inferiore alla percetuale dell’81% realizzata nel 2006». L’analisi per aree geografiche evidenzia un incremento delle esportazioni verso i paesi orientali. Tra questi la relazione governativa segnala con toni incoraggianti che «la quota più significativa delle esportazioni ha interessato il Pakistan con il 19,91%», «la più importante autorizzazione in termini di valore finanziario per un sistema di difesa antiaerea di puntamento». Verso il Pakistan in pratica sono volate commesse per un importo complessivo di 471.651.529 euro e casse piene di munizioni, bombe, siluri, rzzzi, missili, apparecchiature per la direzione del tiro, pezzi di ricambio e componentistica varia per veicoli terrestri, navi da guerra, aerei, apparecchiature elettroniche e tecnologia per la produzione di armamenti. Emilio Gioventù