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 2008  maggio 24 Sabato calendario

La lotta agli sprechi. Libero 24 maggio 2008 Anche grand commis e politici trombati vanno in paradiso

La lotta agli sprechi. Libero 24 maggio 2008 Anche grand commis e politici trombati vanno in paradiso. L’Eden esiste. E si chiama Authority, vocabolo anglofono con cui si indicano le Autorità garanti. Sono amministrazioni indipendenti, svincolate (quasi mai) dalla politica, chiamate a sorvegliare alcuni settori del mercato o a tutelare alcuni diritti del cittadino consumatore. Tutto ciò sulla carta. Poi può capitare (ed è capitato) che finiscano per essere la Miami della classe dirigente italiana, paradiso per la quarta età di politici, boiardi, magistrati a riposo, ex sindacalisti. Costano, i garanti. Bilanci da milioni di euro, sostenuti in parte dagli operatori di settore, ma spesso finanziati dallo Stato (per un totale di quasi 50 milioni di euro). Stipendi da favola, sedi nei quartieri più chic della capitale, uffici in altre città d’Italia, auto di servizio, battaglioni di consulenti, squadroni di dipendenti (sono più di 1.200). Fiumi di carta per centinaia di atti. Risultati tangibili sulla vita della gente qualunque: pochini. Provare a chiedere conto all’uomo medio dell’ul tima azione memorabile fatta da un’Authority è fatica sprecata. E ne sono consapevoli anche loro, i garanti. All’Autorità per la concorrenza e il mercato, ad esempio, hanno fatto le cose per bene. E affidato a una società di comunicazione, la Eikos, un’indagine sulla "percezione sociale" del Garante Antitrust. Costo, 24.960 euro. Risultato, poco incoraggiante. Si è deciso allora di prendere il toro per le corna. Le masse, è bene catechizzarle fin dall’infanzia. Ed ecco sfornato un simpatico fumetto dal titolo "L’Antitrust e i consumatori in erba" riservato alle quinte elementari. La storia? Quella di Merlino, "mago della concorrenza" che, con un tocco di bacchetta magica, porta il libero mercato tra le pasticcerie del piccolo paese di "Borgo Allegro". STIPENDI DA "FAVOLA" Quanta immaginazione. E quanta fatica. Forse, per fare breccia nelle menti dei più piccoli - ma soprattutto dei più grandi -, sarebbe bastato diffondere il dettaglio delle buste paga dei garanti: 477.752 euro. Stavolta non è una favola, ma il lordo annuo che spetta ai presidenti delle Autorità, quelli più fortunati. E anche i commissari che compongono il collegio delle amministrazioni indipendenti non se la passano male. Tutt’altro: 398.127 euro è l’emolumento annuo che tocca ai più pagati. La domanda a questo punto è automatica: come si fa a diventare componente di un’Authority? Le leggi istitutrici dei Garanti raccomandano che la scelta cada all’interno di una ristretta cerchia di esperti del ramo, raffinati cultori del diritto, professori di chiara fama o economisti di livello assoluto. Ovvio, però, che non basta prendere il curriculum vitae, affrancare e spedire in busta chiusa. Le nomine spettano ai presidenti di Camera e Senato. E siccome si tratta non solo di designare un presidente, ma di assegnare fino a otto poltrone, la mediazione politica è inevitabile. Chiaro, la statura da grand commis ci vuole. Ma senza un partito che sostenga la candidatura, i titoli da soli spesso non bastano. Eppoi c’è anche il caso dei politici che sponsorizzano se stessi. Non è sporadico il caso di ex parlamentari che, stufi di emendamenti, leggi finanziarie, presenza obbligatoria in aula e quella gran rottura di balle che sono le elezioni, decidano di mollare tutto e gratificarsi con una nuova primavera all’ombra di questo o quel Garante. E che primavera: già, perché l’altra pacchia delle amministrazioni indipendenti è la durata. Sette anni (ma non per tutte), come il mandato del Presidente della Repubblica. Logico quindi che chi considera esaurita la propria carriera politica cerchi di accaparrarsi le chiavi di una di queste Disneyland. Nomi? Mauro Paissan, per esempio. Un passato da leader ambientalista e da deputato dei Verdi, un presente dorato da consigliere del Garante per la Privacy. Paissan è stato nominato dalla Camera nel 2001 e, di anni, al Garante ne trascorrerà otto e non sette, perché alla Privacy il mandato è quadriennale, ma rinnovabile. In compenso, i componenti di questa Authority - alla quale lo Stato gira 19,6 milioni di euro (dato 2006) - guadagnano meno: 193.323 euro è l’emolumento annuo per i commissari, 289.984 euro per il presidente Francesco Pizzetti. Casi analoghi di politici passati a nuova (e più remunerativa) carriera abbondano al Garante per le Comunicazioni. Premessa: l’ente costa 64,7 milioni di euro. Di questi "solo" 3,9 milioni sono finanziati con trasferimenti da parte dello Stato. Tutto il resto è a carico degli operatori del settore (che poi scaricano i costi sui consumatori, ovviamente, non certo sui loro profitti). L’indignazione, qui, non ha motivo di essere. Se non per il fatto che il Garante non bada a spese quando si tratta di coccolare i suoi vertici. Il presidente Corrado Calabrò ha uno stipendio annuo di 477.752 euro lordi, mentre gli otto membri dell’Au torità percepiscono 398.127 euro. Chi sono? Molte vecchie conoscenze dei palazzi della politica. Dentro, per esempio, ci sono gli ex senatori Michele Lauria (Margherita), Gianluigi Magri (Udc), Roberto Salerno (Udeur), ma anche esponenti che hanno militato in passato nelle file del Polo. RIMBORSI E AUTOBLU L’indennità non è la sola entrata a disposizione dei commissari dell’Authority. L’amministrazione di via delle Muratte stanzia 252mila euro l’anno per il rimborso spese, purché siano documentate (dati gli scandali del passato), e altri 15mila per le spese di rappresentanza. Poi, ovviamente, tutti i componenti dispongono di auto di servizio per gli spostamenti istituzionali. Benefit comune a tutti i vertici delle Authority, ci mancherebbe. Bella vita anche all’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas. Dove, al momento, gli unici due componenti del consiglio nominati dal Parlamento risultano il presidente Alessandro Ortis (477.752 euro l’anno) e il commissario Tullio Fanelli (398.127 euro). A loro, in più, altri 90mila euro annui iscritti nel bilancio previsionale come rimborsi di missione. Nell’elenco ci sono poi Consob e Isvap. Anche in questo caso, l’onere di mantenere le due amministrazioni indipendenti tocca agli operatori e non allo Stato. Ma che stipendi da favola: il presidente della Commissione nazionale per la Società e la Borsa, Lorenzo Cardia, riceve un assegno annuo di 430mila euro, i suoi commissari, invece, 358mila euro. Cifre più contenute all’Istituto di vigilanza sulle assicurazione private, dove il presidente Giancarlo Giannini ha uno stipendio di 281mila euro, mentre i sei membri del collegio sfiorano i centomila euro lordi all’anno. Ci sono poi le Authority meno conosciute. Che non strappano titoli in prima pagina sui giornali generalisti, ma danno ugualmente soddisfazione a chi le compone. Tra queste, una menzione la merita senz’altro l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Un garante che costa al contribuente 3,9 milioni di euro. E che garantisce ai suoi vertici stipendi d’oro. A partire dagli emolumenti che toccano al presidente Luigi Giampaolino (182mila euro lordi all’anno) e agli altri componenti del consiglio (152mila euro). SALVATORE DAMA Antitrust componenti 5 durata della carica 7 anni stipendio presidente 477.752 Antonio Catricalà stipendio consigliere 398.127 trasferimenti dallo Stato 21,5 dipendenti 171 Autorità garante comunicazioni (Agcom) componenti 9 durata della carica 7 anni stipendio presidente 477.752 Corrado Calabrò stipendio consigliere 398.127 trasferimenti dallo Stato 3,9 dipendenti 273 Autorità privacy componenti 4 durata della carica 4+4 anni stipendio presidente 289.984 Francesco Pizzetti stipendio consigliere 193.323 trasferimenti dallo Stato 19,6 dipendenti 94 Autorità vigilanza su lavori pubblici componenti 7 durata della carica 5 stipendio presidente 182.943 Luigi Giampaolino stipendio consigliere 152.453 trasferimenti dallo Stato 3,9 dipendenti nd Autorità energia elettrica e gas componenti 5 durata della carica 7 stipendio presidente 477.752 Alessandro Ortis stipendio consigliere 398.127 trasferimenti dallo Stato 0 dipendenti 180 Consob componenti 5 durata della carica 7 stipendio presidente 430.000 Lamberto Cardia stipendio consigliere 358.000 trasferimenti dallo Stato 0 dipendenti 160 Isvap componenti 7 durata della carica 5 stipendio presidente 281.107 Giancarlo Giannini stipendio consigliere 99.000 trasferimenti dallo Stato 0 dipendenti 374