varie, 11 giugno 2008
Alessandra Mainolfi, 21 anni. Originaria di Campobasso, viveva nel bergamasco e là s’era innamorata del tunisino Mohamed Safi, 25 anni, incensurato, in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, sposato con una connazionale e padre di due bambini
Alessandra Mainolfi, 21 anni. Originaria di Campobasso, viveva nel bergamasco e là s’era innamorata del tunisino Mohamed Safi, 25 anni, incensurato, in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, sposato con una connazionale e padre di due bambini. Tra i due era nata una tresca e lei, contro il volere della madre e della sorella, s’era messa in testa di andare a vivere a casa di lui. Giorni fa, durante un incontro nell’appartamento del Safi, lui le comunicò che non potevano convivere perché stava arrivando la consorte dalla Tunisia, la Mainolfi gli fece una scenata («o me o tua moglie») e allora il tunisino, afferrato un coltello da cucina, le infilò la lama di venti centimetri più e più volte nella pancia. Giornata di lunedì 9 giugno in un appartamento in via Moroni, nel centro a Bergamo.