La Stampa 10/6/2008, pagina 42., 10 giugno 2008
Eggregio signor e cher ami, spero che il caldo non l’abbia uccisa. Io ho vagabondato già mica male attraverso l’Italia e scrivo un libretto, pubblicabile questo, che la interesserà forse
Eggregio signor e cher ami, spero che il caldo non l’abbia uccisa. Io ho vagabondato già mica male attraverso l’Italia e scrivo un libretto, pubblicabile questo, che la interesserà forse. In ogni caso glielo prometto con questa lettera. Forse potrà precedere le mjie opere complete. l’Italia vista da me, ma vedere l’Italia costa caro. Ho speso in quindici giorni le sue 100.000 lire e siccome devo restarci ancora un po’, le domando, - e veramente occorre credermi, poiché le mie esigenze sono modeste - le domando dunque 150.000 lire che mi addebiterà. Altrimenti morirò, ucciso, tanto per cominciare, dal desiderio - ma perché tutti gli italiani che ho incontrato erano così caldi? E forse dovrò rubare un quadro di Raffaello per mangiare e per scopare, perché, egreggio signor, i vostri adolescenti costano cari, e il denaro che mi invierete vi sarà reso, se così posso esprimermi, attraverso di loro. Conto su di lei, la ringrazio ecc. ecc. Jean Genet (lettera scritta ad Alberto Mondadori).