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 2008  giugno 10 Martedì calendario

Il grande fratello spende meno. ItaliaOggi 10 giugno 2008 Di poco, ma il grande fratello nel 2007 ha speso un po’ di meno, circa 4 rispetto all’anno precedente

Il grande fratello spende meno. ItaliaOggi 10 giugno 2008 Di poco, ma il grande fratello nel 2007 ha speso un po’ di meno, circa 4 rispetto all’anno precedente. Per la precisione i costi sostenuti dalle varie procure italiane, tra costi per intercettazioni e noleggio degli apparati, sono stati pari a 224.307.449,09 euro, nel 2006 il totale nazionale era stato di 228.518.299,99 per uno scarto quindi di poco più di 4 milioni di euro. Le cifre sono riportate nero su bianco sul sito del ministero della Giustizia, guidato da Angelino Alfano che proprio ieri ha riferito alla commissione giustizia della Camera (leggi servizio a pagina 5). Comunque, non tutte le procure lo scorso anno hanno tagliato i costi per le intercettazioni. Dall’analisi dei dati emerge, infatti, che tra quelle che hanno aumentato il budget in uscita spiccano le procure impegnate in attività di contrasto alle organizzazioni mafiose. Si giustifica così il balzo di un milione di euro in uscita per la procura di Bari e i costi record sostenuti nel 2007 dalla procura tarantina, pari a 1.125.069,80 euro rispetto ai 412.869,13 del 2006. Col segno più anche le procure Caltanisetta, Catania, di circa 4 milioni, Palermo, Reggio Calabria (poco più di 5 milioni di euro rispetto all’anno precedente). Schizzati in alto anche i costi sostenuti dalla procura milanese che, a fronte dei 31milioni e passa spesi nel 2006, per intercettazioni e noleggio degli apparati è arrivata alla considerevole somma di quasi 36 milioni di euro. A fronte, però, della riduzione di costi le statistiche del ministero della giustizia per il 2007 danno, comunque, in aumento i decreti di autorizzazione e convalida alle intercettazioni telefoniche. In aumento i decreti emessi dai giudici di Ancona, Bari, Catania, Genova, dove praticamente è più che raddoppiata l’attività della Direzione distrettuale antimafia e praticamente ridimensionata quella della procura antiterrorimo con 10 decreti emessi su 63 del 2006. Aumentate le autorizzazioni e le convalide dei giudici de L’Aquila e di Lecce, di Milano (da 3.549 del 2006 alle 4.585 dello scorso anno) come di Napoli. Un caso a parte la procura di Palermo dove il maggior numero di autorizzazioni è stato rilasciato dai magistrati della Dda. Insomma, se nel 2006 sono stati firmati o convalidati 71.698 decreti, lo scorso anno il totale si è attestato su 79.966. In aumento, infine, anche i cosiddetti bersagli, ovvero i soggetti sottoposti a intercettazioni telefoniche e ambientali. In totale i bersagli, ovvero le utenze e gli ambienti sottoposti a attività di intercettazioni, passano dai 112.773 del 2006 ai 124.845 dello scorso anno. I telefoni e gli ambienti che più sono finiti sotto osservazione del grande fratello sono quelli che rientrano nei territori di competenza delle procure di Ancona, Bari, Catania, Torino e Venezia dove c’è da rivelare anche una intensa attività di controllo autorizzata dalla locale procura antiterrorismo. Particolarmente attive, invece, le Dda siciliane. Emilio Gioventù