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 2008  giugno 09 Lunedì calendario

PESCOSOLIDO

PESCOSOLIDO Guido Casalvieri (Frosinone) 26 maggio 1947. Storico. Docente di Storia moderna. Preside di Lettere alla facoltà La Sapienza di Roma. Nel maggio 2008 ha raccontato di esser stato assediato in presidenza con due segretarie e il collega Vittorio Vidotto da un centinaio di giovani dei collettivi di sinistra: «Non potevamo uscire. Poi hanno cercato di sfondare la porta prendendola a calci. Gridavano: ”Dimettiti o ti mandiamo via noi”, ”Non ti faremo più insegnare”, ”Non potrai più mettere piede qui”» • «[...] un sequestro [...] non l’aveva mai visto né vissuto. Così come non gli era mai capitato (il fatto risale al 28 maggio, quando era stata organizzata una prima manifestazione anti-Pescosolido davanti alla presidenza della facoltà) di sentirsi toccare la spalla e di ascoltare una voce che gli chiedesse ”senti, preside, ma quanti figli hai?”. L’atmosfera a Lettere è inscandescente, dopo l’autorizzazione rilasciata il 14 maggio dal preside al convegno sulle foibe: gli scontri di via De Lollis del 27 maggio, i tre arresti domiciliari di due giovani di Forza Nuova e di uno studente dei Comitati, le manifestazioni dei Comitati a Lettere il 28 e 29. Chiarisce Pescosolido: ”Avevo scritto [...] al prorettore vicario Luigi Frati. Vista la situazione e i recenti episodi in città, avevamo deciso la sera stessa di ritirare il permesso”. Comunque i Collettivi accusano Pescosolido di aver ”sdoganato”, dato via libera a Forza Nuova. Il preside assicura: ”Nelle forme in cui mi era stata presentata, appariva la sigla Lotta universitaria, non Forza Nuova. E io non autorizzo tutto ma solo le iniziative che possono rientrare nei fini istituzionale della facoltà. E mi chiedo: chi è che decide se si può o non si può tenere un convegno? Io, da preside, devo mettere i paletti. Ma da privato cittadino liberaldemocratico penso sia un errore non ascoltare estremisti di destra, di sinistra, di centro”. Tra i relatori appariva però il nome del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore. ”Ho chiesto ad alcuni colleghi se lo conoscessero, la maggior parte non sapeva chi fosse, non è un nome ancora segnato sui libri di storia...” [...]» (Paolo Conti, ”Corriere della Sera” 30/5/2008). I collettivi di Lettere hanno smentito la sua versione dei fatti.