Marcello Bussi, MF 6/6/2008, 6 giugno 2008
Sul fatto che effettivamente in luglio la Bce aumenti il tasso di sconto dello 0,25, l’unico che ha dubbi è Vincenzo Guzzi, senior strategist di Morgan Stanley, secondo il quale «il rialzo dei tassi a luglio e anche nei prossimi mesi non può essere dato per scontato perché nel corso di questo mese potrebbero emergere ulteriori segnali di deterioramento del quadro economico»
Sul fatto che effettivamente in luglio la Bce aumenti il tasso di sconto dello 0,25, l’unico che ha dubbi è Vincenzo Guzzi, senior strategist di Morgan Stanley, secondo il quale «il rialzo dei tassi a luglio e anche nei prossimi mesi non può essere dato per scontato perché nel corso di questo mese potrebbero emergere ulteriori segnali di deterioramento del quadro economico». Guzzi ha ricordato che tutti s’aspettano rialzi del prezzo del petrolio (pronosticato a 200 dollari a luglio) e questa sola aspettativa contribuisce a spingere verso l’alto i prezzi, cioè ad alimentare l’inflazione. D’altra parte il modo migliore per proteggersi dall’inflazione è quello di investire sul petrolio, fatto che alimenta ulteriormente la spirale.