Francesco Rizzo, La Gazzetta dello Sport 6/6/2008, 6 giugno 2008
Il vento fa il suo giro, film del 2005 che racconta - in dialetto e con i sottotitoli - la storia di un professore che si trasferisce con la famiglia nelle valli occitane del Piemonte e si mette a fare il pastore
Il vento fa il suo giro, film del 2005 che racconta - in dialetto e con i sottotitoli - la storia di un professore che si trasferisce con la famiglia nelle valli occitane del Piemonte e si mette a fare il pastore. Dopo essere stato programmato per sei mesi a Torino, tre a Bologna, uno a Cagliari, è approdato a Milano, dove resiste nello stesso cinema da un anno. Premiato alla fine col premio ”Bello & Invisibile” del mensile Ciak. Il regista, Giorgio Diritti, 48 anni, bolognese, dice che è costato 450 mila euro e ne ha incassati finora 500 mila. La Rai non l’ha finanziato «perché non credeva a una storia di capre». Autoprodotto, attori e troupes hanno avuto vitto, alloggio e un rimborso spese. Del film esistono solo dieci copie. S’è fatto propaganda col passaparola. Diritti dice che il film ha successo «per il tema attualissimo: il rifiuto dello straniero ma pure l’incapacità dello straniero di adeguarsi alla comunità che lo accoglie». La Rai adesso gli ha finanziato un lavoro sulla strage di Marzabotto (L’uomo che verrà) interpretato da Jasmine Trinca. Al Mexico di Milano (via Savona 57).