La Stampa 15 maggio 2008, 15 maggio 2008
Lettere. Padre Pio le accuse e le virtù. La Stampa 15 maggio 2008 Mi capita sotto gli occhi un articolo di Libero del 27 aprile e mi viene da sorridere per l’ingenuita’ dell’autore Antonio Socci, il quale, rilasciando un’intervista su padre Pio al New York Times, e’ rimasto colpito dalla «reazione sbigottita di Ian Fisher» (cito le sue parole), suo collega del giornale americano
Lettere. Padre Pio le accuse e le virtù. La Stampa 15 maggio 2008 Mi capita sotto gli occhi un articolo di Libero del 27 aprile e mi viene da sorridere per l’ingenuita’ dell’autore Antonio Socci, il quale, rilasciando un’intervista su padre Pio al New York Times, e’ rimasto colpito dalla «reazione sbigottita di Ian Fisher» (cito le sue parole), suo collega del giornale americano. Lo sbigottimento, infatti, e’ piu’ che naturale per chi conosce magari bene il Vangelo e il significato del sacrificio cristiano, e si sente dire che padre Pio «primo (e unico) sacerdote stigmatizzato dopo Gesu’ Cristo... e’ un alter Christus». A Socci sfuggono due sostanziali differenze. A Gesu’ le ferite (nei polsi, non nel palmo delle mani) furono inflitte dagli uomini. A Padre Pio le ferite sarebbero state inflitte dal Signore, il che e’ un po’ come bestemmiare. Il sacrificio di Cristo aveva uno scopo preciso e necessario (cf Lc 17, 25): la salvezza dell’umanita’. Il «sacrificio» di padre Pio non era necessario ed era perfettamente inutile. Forse Socci potrebbe comprendere la differenza (ma non e’ facile) se pensasse, tanto per fare un esempio, al sacrificio di san Massimiliano Kolbe, il quale ad Auschwitz offri’ la sua vita in sostituzione di un padre di famiglia. Tra il fine del sacrificio di Cristo e il fine del sacrificio di padre Kolbe c’e’ somiglianza reale. VERONICA TUSSI, EX DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA Pubblico la sua lettera, sperando che Antonio Socci ci invii una risposta diretta per lei. Socci e’ un intellettuale cattolico profondo e originale. Soprattutto ne stimo la capacita’ di difendere cause completamente estranee al razionalismo moderno: Padre Pio tra queste. Le consiglio di leggere il libro che ha dedicato al santo di Pietrelcina, «Il segreto di Padre Pio» (Rizzoli), presentato dallo stesso Socci su «Libero» con un articolo di cui le propongo il promettente inizio: «Se Gesu’ tornasse e fosse visto anche oggi mentre cammina sulle acque, certi giornali l’indomani titolerebbero: ’’Clamoroso. Gesu’ di Nazareth non sa nemmeno nuotare’’. Come certi dotti che, avendo Gesu’ guarito un paralitico, lo accusarono di aver compiuto il miracolo di sabato, giorno festivo. Finisce nel ridicolo il pregiudizio che nega l’evidenza. Un tempo lo usavano contro Gesu’, poi contro i santi, come padre Pio... E’ impressionante la varieta’ di accuse, insinuazioni e calunnie che per mezzo secolo gli sono state rovesciate addosso. Spesso da parte ecclesiastica. Le "virtu’ eroiche" che la Chiesa ha infine riconosciuto a padre Pio, dichiarandolo - per volonta’ di Giovanni Paolo II - "beato" nel 1999 e "santo" nel 2002, si riferiscono anche all’umilta’ evangelica con cui ha sopportato in silenzio tanto fango: "beati sarete voi" avverti’ Gesu’ stesso "quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia" (Mt 5, 11). D’altra parte alla fine i crocifissi vincono sempre». Lucia Annunziata